Eccellenza I due allenatori che oggi si sfidano nella finale playoff sono stati alle dipendenze del tecnico nel Gualdo che vinse la C2 del 1993/94

“Erano grandi con gli scarpini e lo sono anche ora in panchina, oggi ci sarò anch’io”


di ROBERTO CASAGLIA


PERUGIA – Due allenatori oggi si giocano un campionato. Zoran Luzi e Massimo Cocciari però, oltre ad essere attualmente colleghi, hanno anche un trascorso comune e, soprattutto, sono stati alle dipendenze dello stesso allenatore, uno che poi di strada ne ha fatta molta. Walter Alfredo Novellino ha infatti guidato i condottieri di Todi e Bastia nella stagione 1993/94 a Gualdo, quella in cui i biancorossi conquistarono per la prima volta la promozione in serie C1.
Di quella squadra Massimo Cocciari era il capitano. Dopo la partenza del centrocampista perugino, che non rinnovò il contratto con il presidente Angelo Barberini nonostante la mediazione del tecnico di Montemarano, Zoran Luzi ne rilevò la fascia,sempre con “Monzon” in panca. A 15 anni esatti dalla vittoria di quel campionato, i due ex compagni si trovano uno di fronte all’altro a giocarsi da avversari un altro successo, anche se chi uscirà vincitore oggi pomeriggio non potrà pienamente festeggiare,vistochedovràfareancoraparecchia strada per riuscire a centrare il salto di categoria. Ma sicuramente ciò che hanno ottenuto finora dà lustro alla loro stagione. “Vedere Massimo e Zoran in finale è per me un motivo di grande soddisfazione – sottolinea Walter Novellino -. Mi dispiace soltanto che, alla fine, uno dei due resterà deluso, ma sono davvero contento che entrambi stiano facendo così bene da allenatori. Comunque di questo non avevo dubbi”. Il tecnico ex granata, infatti, li conosce benissimo. Il suo primo vero successo in panchina (l’anno precedente Luciano Gaucci gli aveva negato la soddisfazione di guidare il Perugia nello spareggio di Foggia con l’Acireale) lo deve anche alla bravura e alla serietà di Cocciari e Luzi, che di quella squadra erano dei leader. “In campo erano dei trascinatori, con grande voglia di vincere, tatticamente perfetti. Massimo era il classico centrocampista da cabina di regia, bravo a far girare la squadra, a darle i tempi giusti e a farla ripartire al momento opportuno. Zoran era invece il difensore che qualsiasi allenatore spera di avere a propria disposizione. Ricordo di averlo impiegato in tutti i ruoli del reparto arretrato, la sua duttilità e la sua intelligenza tattica sono stati i punti di forza che gli hanno permesso di disputare un’ottima carriera da calciatore. In campo erano così, ecco perché non mi sorprende che anche in panchina stiano facendo grandi cose”. Novellino non nasconde la sua stima nei confronti degli ex allievi, ovviamente ricambiata. Con il tecnico del Bastia Walter si è incontrato mercoledì scorso alla presentazione del libro di Daniele Sborzacchi “L’Imbatti – bile Perugia” e i due hanno parlato a lungo, mentre Luzi non ha perso mai occasione per ribadire di ispirarsi al suo ex allenatore. “Qualcosa di come intendo il calcio lo rivedo nel modo in cui fanno giocare le loro squadre. Sono felice per quello che stanno facendo e anche se si tratta di una categoria dilettantistica è sempre un buon viatico per una carriera di successo. Si diventa grandi allenatori partendo dal basso e loro due hanno tutte le carte in regola per farcela”. Per questo Novellino non si lascerà sfuggire la finalissima di oggi al Comunale Degli Ornari: “Ci sarò senz’altro”.

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