Bastia

Nove giorni a spasso nell’arte

BASTIA UMBRA – Taglio del nastro per “Assisi antiquariato”. Da domani fino al 3 maggio il Centro Umbriafiere di bastia Umbra ospiterà ottanta espositori italiani e stranieri che proporranno stile e raffinatezza.
Appuntamento da non perdere per collezionisti, appassionati di arte antica e semplici curiosi. Gli ampi spazi del per l’occasione trasformato in raffinata galleria, in tutto ottomila metri quadrati – sarà possibile ammirare eacquistare oggetti unici, spesso sognati per una vita. Migliaia di pezzi di stili diversi, tutti con la propria storia e il proprio fascino.
Gli ottanta espositori, tra cui una decina provenienti dall’estero (Francia, Belgio, Spagna, Montecarlo) proporranno per nove giorni, preziose rarità: mobili, dipinti (in particolare, fondi oro e nature morte), sculture di alta epoca, gioielli, tappe-ti, arazzi, maioliche, stampe, libri e grandi arredi. Oggetti rigorosamente selezionati da una commissione di esperti d’arte, perché la qualità – sottolineano gli organizzatori del centro internazionale manifestazioni d’arte (Cima) – resta l’elemento caratterizzante della mostra-mercato, visitata ogni anno da migliaia di appassionati.
Tra gli espositori di “Assisi antiquariato” spiccano i nomi,ben noti ai collezionisti,delle gallerie “Il Cartiglio” (Firenze), “Berger” (Roma), “Mi – nelli” (Gubbio), “Velona” (Firenze), “All’Oratorio” (Bologna), “Brandi” (Napoli), Hubert (Bruxelles), “Kekko” (Belgio), “Tornabuoni” (Firenze), “Salvai” (Parigi), Palazzo Dami (Firenze).
“Assisi Antiquariato”, rassegna nata all’interno del Sacro Convento, è da sempre sinonimo di eleganza e di originalità. E’un’occasione straordinaria per immergersi in un mondo fantastico e anche per visitare Assisi. Numerosi reperti archeologici indicano che Assisi trae le sue origini da un piccolo villaggio abitato dagli Umbri già nel periodo villanoviano (IX – VIII secolo a.C.). La città si sviluppò a ridosso dei territori controllati dagli Etruschi, e orbitò sotto il loro potere fino al 295 a.C. quando, con la battaglia di Sentino, i Romani imposero il loro dominio anche nell’Italia centrale. Per Asisium (così era chiamata dai romani) fu un periodo prospero:innalzata a Municipium,diventò un importante centro economico e sociale dell’Impero romano. Il suo toponimo ha origini pre-latine, e conservando un’incerta etimologia, viene interpretato in due differenti modi. Città del falco, o dell’astore oppure dalla base latina ossa ovvero torrente con ovvio riferimento all fiume Assino.
Oraridiapertura:dalle 10 alle 20(continuato) 27, 28, 29 e 30 aprile dalle 15 alle 20.

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