BASTIA UMBRA Non servono tanti equilibrismi dialettici, qualche bugia o sottintesi per spiegare il perché la prof.ssa Lungarotti non sia riuscita a portare a termine il suo primo mandato mantenendo accanto a sé neanche quella metà del Centrodestra che le ha consentito di diventare Primo Cittadino nel 2019.
I fatti parlano da soli, la Signora, a prima vista appare molto furba e abile nel manipolare la verità a suo vantaggio. Non è questione di rapporti da uomini e donne come lei vuole far credere, ma si tratta di ricordare i fatti come sono realmente avvenuti e non come ce li vorrebbe far credere Lei.
Nel 2019, chi ha vissuto quella campagna elettorale la ricorda sicuramente senza avere il bisogno dell’intermediazione di nessuno. Anche allora la spaccatura del Centrodestra avvenne sulla sua candidatura e non a causa di altre questioni. La lega, aveva scelto di candidare Catia degli Esposti e la metà di Fratelli d’Italia anche. Per evitare la spaccatura Forza Italia e Bastia Popolare, avrebbero dovuto abbandonare Lei che era stata scelta come loro candidato, fatto entrare a suo tempo in giunta, cacciando un assessore che non aveva fatto male e contribuito alla vittoria elettorale del 2014. Quindi, la prof.ssa salì su un treno in corsa senza aver dato, (se non forse con il suo voto), nessun contributo ad avviare il viaggio. La nostra scelta, molto rischiosa, 5 anni fa fu convinta e confermata anche a costo di spaccare il Centrodestra sul nome Lungarotti.
Per approfondire: https://www.bastiaoggi.it/…/elezioni-2019-candidatura…/
La divisione c’è dall’origine, nel 2019 e porta la firma dell’attuale Sindaco, scolpita nel risultato elettorale che nulla ha fatto, poi, in 5 anni per rimediare, nonostante gli appelli provenienti da più parti da persone di grande esperienza politica a cui bisogna fare tanto di cappello e andrebbero sempre ascoltate.
Ma anche dal partito più pesante della coalizione più di un anno fa arrivò un segnale forte nella direzione del ricongiungimento delle due parti del Centrodestra. Il Presidente del Consiglio Regionale, Marco Squarta, convocò una riunione di tutto il centrodestra al centro fieristico di Bastia, ma non invitò la Lungarotti, proprio perché una cosa sono i rapporti politici, un’altra quelli personali che non posso prevalere, ma vanno messi in secondo piano, nell’interesse del progetto politico che si intende attuare.
Quella serata del 17 aprile 2023, si concluse con un comunicato congiunto delle 4 componenti del Centrodestra che potrete leggere qui: https://www.bastia.it/?p=123516 ; riporto per comodità un brano:
[…] Le forze politiche e civiche hanno tutte evidenziato una forte e proficua volontà di riprendere tutti insieme, un percorso che porti all’Unità della coalizione che è un patrimonio fondamentale in Umbria ed in tutti i territori per garantire governi forti e stabili al servizio delle nostre comunità. […]
Da quel giorno i capigruppo delle forze politiche e delle Liste Civiche, iniziarono ad incontrarsi e a parlarsi e lo fecero fino a che non si mise in mezzo qualcuno che con la scusa di “gestire in pima persona” la ricomposizione, non fece altro che impedire qualsiasi altro colloquio.
Ma in fondo il problema non è quello di ricompattare i partiti, ma di aprire una nuova fase amministrativa con più competenza e meno appartenenza, più concretezza e meno apparenza, più fatti concreti e meno perifrasi, più fatti e meno filosofia.
Sorprendente poi il suo riferimento alla necessità di “dividere per comandare” fatto poi da lei che ha reso il Centrodestra di Bastia come un bello specchio caduto a terra dal terzo piano.
Quello che è accaduto è sotto gli occhi di tutti e i cittadini sanno e sapranno giudicare.
Stia sereno Sindaco.
Francesco Fratellini – Cittadino di Bastia Umbra
comments (0)
You must be logged in to post a comment.