TRAGEDIA SUL LAVORO IL PUBBLICO MINISTERO DOVREBBE DISPORRE L’AUTOPSIA
PERUGIA –NON CE l’ha fatta l’operaio di origine rumena che lunedì scorso era rimasto vittima di un tremendo infortunio mentre lavorava in un mangimificio di Bastia. E’ morto ieri mattina alle undici nel Reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Perugia, in cui era stato immediatamente ricoverato. Le sue condizioni erano apparse da subito disperate dopo essere stato centrato da una scarica di 20 mila volts. Era infatti da lunedì pomeriggio attaccato al macchinario Ecmo, che manda in circolo il sangue al posto del cuore.
IL GIOVANE operaio era dipendente della Cmp di Ferrara, ditta a cui era stato dato in subappalto il lavoro di smontaggio e rimontaggio di alcuni silos del mangimificio Grigi. Era intento a spostare uno di questi contenitori indirizzando il movimento della gru guidata da un suo collega quando, il braccio meccanico ha urtato un cavo dell’alta tensione e c’è stata una grossa scarica di energia elettrica che lo ha colto in pieno. Il giovane Adrian Cristea lascia una moglie incinta e una bambina di quattro anni che vivono in Romania. Ad indagare sulla sua morte sono i poliziotti del commissariato di Assisi insieme ai tecnici della Asl.
Nelle prossime ore il pm Michele Adragna che indaga disporrà certamente l’autopsia sul cadavere del giovane. Pressochè scontata l’apertura di un fascicolo per omicidio colposo per accertare eventuali responsabilità nella morte del giovane operaio.

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