Bastia

No alle armi nucleari, summit di pace

ASSISI AL VIA OGGI L’INCONTRO INTERNAZIONALE AL SACRO CONVENTO FINE settimana nel segno della pace, ennesima conferma, pochi giorni la visita di Benedetto XVI (nella foto) e dei leader religiosi del pianeta, della vocazione della città di San Francesco come luogo d’incontro e di dialogo. Prende il via oggi alle 15.30, per concludersi domani mattina, il convegno internazionale «Religione e conversione delle armi nucleari per la pace e lo sviluppo», organizzato dal Comitato per una civiltà dell’amore e dal Sacro Convento, con il sostegno della Flaei-Cisl. All’iniziativa interverranno rappresentanti delle istituzioni, della comunità scientifica, del mondo del lavoro e delle religioni, per contribuire alla conversione delle armi nucleari in strumenti di pace e di sviluppo. «DA ASSISI, luogo di pace per tutti i popoli — dice Maria Romana De Gasperi, presidente onoraria del Comitato per una civiltà dell’amore — sollecitiamo le istituzioni internazionali e i governi di tutte le nazioni, le superpotenze, a compiere il disarmo nucleare globale che hanno firmato all’Onu nel maggio 2010 per un nuovo sviluppo sia nel nord che nel sud del mondo». I lavori odierni saranno aperti dal saluto di padre Giuseppe Piemontese, Custode del Sacro Convento di Assisi e da Giuseppe Rotunno, del comitato per una Civiltà dell’Amore, che farà il punto su come procede la conversione delle armi nucleari. Seguiranno interventi che illustreranno lo stato dell’arte sui rapporti fra religioni e processi di pace; previsto anche quello di Carlo De Masi, segretario generale nazionale della Flaei/Cisl. Domani mattina alle 9.30 ad aprire il convegno sarà monsignor Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi che affronterà il tema, di grande attualità, «Dalle Religioni quale speranza per allontanare le insicurezze esistenziali e rendere possibile la conversione delle atomiche?». A mezzogiorno è in programma il messaggio-appello conclusivo da Assisi.
Maurizio Baglioni

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