Bastia

Niente quote rosa, nuovo ricorso al Tar

GIUNTA senza donne, è stato notificato al sindaco e agli assessori in carica un nuovo ricorso. Claudio Ricci non si scompone e promette battaglia. Il ricorso è stato presentato dall’avvocato Franco Matarangolo su mandato delle associazioni (Gylania, Comitato Internazione 8 Marzo, Ossigeno), di alcuni cittadini di Assisi (Francesca Vignoli, Luciana Trionfetti, Alessandra Comparozzi, Gabriella Molini, Francesca Casubaldo, Carla Bocchini, Valeria Pecetta, Simonetta Alunni, Antonella Casagrande, Paola Famoso, Luigino Ciotti), di consiglieri comunali di opposizione (Simonetta Maccabei, Paolo Marcucci, Simone Pettirossi, Giorgio Bartolini, Emidio Ignazio Fioroni). «I ricorrenti — spiega l’avvocato Matarangolo — hanno deciso di continuare la loro battaglia in difesa di un principio di civiltà, consacrato nella carta costituzionale, in leggi ordinarie dello Stato e nello Statuto del Comune di Assisi. Il ricorso andrà in discussione in prima istanza all’udienza di camera di consiglio del 5 settembre, davanti al Collegio del Tar Umbria, e si confida che questa volta i giudici amministrativi riportino definitivamente alla normalità la composizione della Giunta di Assisi».
«Prendiamo atto che l’opposizione, malgrado i tanti problemi socio economici, per famiglie e imprese, che dovrebbero rappresentare le priorità del nostro impegno, continua questa azione politica strumentale — commenta Claudio Ricci —. Ricordo che né lo Statuto comunale né alcuna legge italiana impone al sindaco di inserire una donna in Giunta e che, comunque, fra i sei incarichi amministrativi apicali, il presidente del consiglio comunale è una donna come gran parte dello staff dirigenziale. Andremo a controdedurre il nuovo ricorso al Tar e, se necessario, sino al Consiglio di Stato e in Ue».
Maurizio Baglioni

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