Bastia

Niente conferenza, bufera su Tabarrini

Forza Italia: “Non ha più autorità”. La stoccata di Aristei
 
 BASTIA UMBRA – Sarà una coincidenza, ma il fatto che la conferenza dei capigruppo, convocata dopo il consiglio incandescente sul caso San Rocco abbia visto solo la presenza del presidente del consiglio Tabarrini e del forzista Bagnetti, apre scenari e chiavi di lettura. Il primo a muoversi è Francesco Fratellini, coordinatore di Forza Italia impegnato a Gubbio nei lavori della scuola di formazione degli azzurri insieme a Massimo Mantovani e Fabrizio Masci. “Che sia la prima conseguenza- commenta Fratellini- del summit di maggioranza di mercoledì sera? Forse il presidente del consiglio non ha più l’autorità sufficiente a gestire i lavori, visto che la sua maggioranza non si presenta “compatta” alle sue chiamate?. Tabarrini aveva convocato la conferenza anche per chiedere un maggior rigore comportamentale ai consiglieri. Un richiamo, per esempio, che non è piaciuto a Rosella Aristei, leader delle liste civiche. “Il ridicolo, il banale, la miseria politica è di scena ormai quotidianamente a Bastia. Il presidente- bacchetta Aristei- addebita all’opposizione la volontà di non trattare un argomento fondamentale per la città come il nuovo Piano regolatore. Ma perché non dice quanto tempo perde la maggioranza ogni volta che l’assessore all’urbanistica Silvestri porta in discussione pratiche importanti e gli stessi consiglieri di maggioranza propongono il ritiro, il rinvio, le modifiche a quanto viene proposto in consiglio? Ciò è dovuto a incapacità, a mancanza di accordo in chi dovrebbe governare o ad assenza di trasparenza nelle pratiche? Tutto questo danneggia la città, correndo dietro ad equivoci, errori, accordi inesistenti. Il presidente Tabarrini- incalza Aristei- se la deve prendere con i suoi, con Marchi e Pecci asseriscono in continuazione che sono loro che governano: ce lo dimostrassero preparando pratiche chiare e concordate ed evitando così che le grandi scelte per la città vengano continuamente stoppate o rallentate. Il sindaco Lombardi, nel suo programma elettorale ha inserito le linee guida per il Piano regolatore entro sei mesi dall’insediamento e lo ha ribadito nel consiglio di luglio2004, citando una esplosione di attività a settembre. Siamo ad oltre un anno dall’insediamento, ma ancora c’è poco e quel poco sa quasi di niente, ma la città aspetta. L’economia, lo sviluppo, la qualità della crescita, l’occupazione quanto devono aspettare ancora? Invito Tabarrini, con i suoi a lavorare di più e soprattutto meglio se vogliono essere all’altezza di questa città”
 

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