BASTIA IL LEADER PD REPLICA AL SINDACO ANSIDERI E ALLA SUA BATTAGLIA PER BANDIRE I GIOCHI D’AZZARDO LI HANNO voluti negli anni Settanta per cambiare le vecchie abitudini locali e borghesi gli amministratori comunali di allora (social-comunisti), che vedevano nei centri sociali i nuovi spazi per costruire il futuro delle giovani generazioni fuori dai condizionamenti delle parrocchie. Oggi il Pd, che si sente erede di quella tradizione politica, a Bastia ne fa una questione fondamentale per rilanciare l’azione politico-amministrativa del centrosinistra uscito appannato oltre che sconfitto dalle elezioni amministrazione del 2009. Vannio Brozzi, il nuovo leader locale con un passato da sindaco e consigliere regionale, ha segnato sui centri sociali la ‘linea del Piave’ bastiolo per il progressivo riavvicinamento alla stanza dei ‘bottoni’. Ritiene, infatti, che la battaglia del sindaco Stefano Ansideri contro la ‘new slot’ e il gioco d’azzardo da bandire nei centri sociali in realtà sia un pretesto strumentale per cambiare i gestori nei circoli di alcuni quartieri di Bastia. «Noi non siamo ‘ideologicamente’ a difesa delle macchinette elettroniche – ha detto Brozzi all’assemblea pubblica a Borgo I Maggio —, ma difendiamo il diritto ad autogestirsi rivendicato dai centri sociali. Siccome è imminente la scadenza delle convenzioni chiederemo al Comune 6 mesi di proroga, fino al giugno 2011, per esperire le procedure democratiche contro ogni decisione autoritaria, non escludendo una forte protesta popolare e il ricorso all’autorità giudiziaria». Brozzi ha detto di essere favorevole anche alla chiusura del centro sociale di Mozzomiglio, per il quale l’amministrazione Ansideri è intenzionata a non rinnovare l’affitto dei locali (costo annuale 9.700,00 euro), che però non trova il Pd unanime.
m.s. �
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Nazione-2010-12-03-Pag12