Le notizie apparse sulla stampa con le quali viene annunciata, da parte del sindaco di Bastia, la presentazione di un progetto per far chiudere le stalle sul territorio comunale, se trovassero una reale conferma nei fatti, avrebbero a dir poco dello stupefacente. È fuori dubbio che la politica debba dare risposte ai cittadini ma cittadini sono anche gli allevatori; soprattutto lo sono i tanti allevatori che sul territorio portano ricchezza e sviluppo. La politica fatta di annunci sulla pelle altrui ha un suo limite intrinseco e non può essere accettata da parte di chi ha investito e lavora duramente ogni giorno con la propria famiglia. La penalizzazione poi di un intero settore resta l’espressione di un limite culturale, perché questa Umbria non può essere solo turismo, industria e artigianato; il settore agricolo merita altrettanto rispetto, perché, anche attraverso gli allevamenti, continua ad esercitare quella fondamentale opera di collante che tiene unito il territorio. Non si può accettare un azzeramento a tavolino di imprese che dopo anni di lavoro e impegno hanno mantenuto il territorio e garantito il lavoro a tante famiglie.
COLDIRETTI -Perugia

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