Il parere scientifico di Pietro Caimmi responsabile dell’azienda di Bastia Umbra tra le più titolate in Italia nella produzione di kit antiacol

PERUGIA – Sono attendibili i test antidroga introdotti in via sperimentale a Perugia su iniziativa del sottosegrerario alla presidenza del consiglio Carlo Giovanardi? Un parere tecnico per spazzare via dubbi e diffidenze arriva da Pietro Caimmi, responsabile della, “Alcoltest Marketing Italia” di Bastia Umbria, azienda tra le più titolate in Italia nella produzione di kit antialcol. “Ovviamente va tutelata la privacy ed il rispetto per la salute del cittadino – spiega Caimmi -utilizzando test non invasivi ed attendibili che eliminano la soglia temporale di un eventuale abuso passato per captare solo quello del momento, utilizzando strumenti salivari “seri” che captano proprio l’abuso al momento e non delle 10 ore precedenti”. Salive, sangue, urine: dove cercare le tracce di droga che riconducono ai consumatori di sostanze stupefacenti? Ecco la spiegazione di Caimmi: “La matrice “saliva” rileva l’abuso entro 10 2 ore ad esempio nel caso dell’assunzione di cocaina. La matrice “urina” rileva l’abuso non prima di 7 o 10 ore. Per questo motivo la saliva è utilizzata per i controlli di screening e l’urina per la conferma. A volte anche l’urina è usata come screening, ma con il rischio di sanzionare chi ha consumato droga il giorno prima e non nel lasso temporale del momento”. Il direttore dell’azienda di Bastia Umbra giudica non attendibile i testi antidroga sui capelli. La strada scientificamente più attendibile rimane, per Caimmi, quella dei controlli sulla saliva dei presunti assuntori di droga: “L’unico test che garantisce di captare un abuso del momento e con una sensibilità dichiarata (“cut-off”) per dose assunta ed effetto nocivo riscontrabile sulla persona è il test salivare “oratect”.” “Ogni individuo – prosegue l’esperto – ha un proprio livello di metabolizzazione e proprio per questo i test “seri” vengono testati più volte anche oltre la loro soglia di cut-off (+/- 25% e +/- 50%) per evitare che sia sanzionato per errore un individuo.” La sperimentazione annunciata dal governo Berlusconi vede il Comune di Perugia come territorio capofila.

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