Scoperta dalla polizia in un seminterrato nella zona industriale di Bastia Umbra un’azienda gestita da cinesi
di Flavia Pagliochini
ASSISI – Un laboratorio clandestino di confezioni dove era impiegata irregolarmente manodopera cinese è stato scoperto dagli uomini del commissariato di polizia
di Assisi nella zona industriale di Bastia Umbra dopo lunghi appostamenti e servizi di pedinamento. Il datore di lavoro, affittuario dei locali individuati dalla polizia, è un cinese residente a Trento e titolare di un maglificio a Monsano che si è visto elevare una multa di oltre 11mila euro e la sospensione immediata dell’attività. Gli uomini del commissario capo Francesca Di Luca, coordinati dall’ispettore Valter Stoppinie coadiuvati dal personale della Direzione provinciale del lavoro di Perugia, hanno scoperto sette cinesi – regolari sul territorio italiano, per quanto due fossero impiegati in nero -che lavoravano giorno e notte per 10 euro l’ora, in mezzo a sporcizia e senza la benché minima condizione di sicurezza,con bambini piccolissimi tra i macchinari. Il laboratorio – che provvedeva a soddisfare le commesse di alcune tra le ditte più affermate nel comparto tessile umbro,marchigiano e toscano – era stato ricavato nel seminterrato di un’abitazione; affittato anche un appartamento, formalmente a una coppia cinese con due figli, in realtà dormitorio con posti letto in uno spazio suddiviso con porte “a scomparsa” realizzate con pannelli di compensato bianco fissati in maniera rudimentale con dei chiodi. Scarsissime le condizioni igieniche:un’unica cucina a uso comune,panni, valigie, cibi sparsi peri corridoi, stanze piccolissime solo con le reti dei letti; unico svago un computer presente in ogni camera. Gli agenti hanno trovato un cittadino cinese intento a smontare l’impianto gas della cucina e un suo connazioale con un neonato in braccio che si era chiuso nella stanza per sfuggire al controllo.
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