Bastia

“Nel centrodestra qualcuno non ha mentalità vincente”

Riconferme Massimo Mantovani (Pdl)

PERUGIA – (lu. fel.) Oggi 5549 preferenze. Nel 2005 “solo’ 2000. Sta tutto qui lo straordinario successo di Massimo Mantovani che si riconferma a Palazzo Cesaroni come terzo degli eletti nelle file del Pdl, dietro solo Zaffini e Lignani Marchesani. Un risultato personale straordinario, appannato da quello di partito che secondo Mantovani non è stato certamente esaltante. “Per quanto mi riguarda sono estremamente soddisfatto del mio risultato, se guardo invece quello del Pdl allora la soddisfazione cala notevolmente’. Perché questa delusione? “Potevamo fare molto di più. Se avessimo messo in campo tutte le energie e le strategie attuate nelle passate amministrative, il risultato sarebbe stato diverso, secondo me si poteva fare molto di più’. E perché secondo lei questo non è successo? “Io credo che dentro il Pdl umbro c’è chi già adesso ha una mentalità vincente e chi ancora la deve maturare. Ci sono persone pronte a governare e persone ancora non mature per il grande salto. Cerco di spiegarmi meglio. Nelle passate amministrative vincenti o comunque positive per noi, in molte località come Assisi, Nocera Umbra, Città di Castello e Gubbio abbiamo messo in campo tutte le nostre forze e i risultati si sono visti. Questo il 28 e 29 marzo non è successo’. Lei ha ottenuto oltre 5.500 preferenze, che tipo di voto è stato quello dato a Massimo Mantovani. “Un voto Pdl perché io sono un uomo Pdl. Credo che le oltre 5.500 preferenze non abbiano una origine politica precisa ma sono arrivate dalle tante anime del Pdl. Dagli ex Forza Italia, dagli ex Socialisti, Repubblicani, ex An. Insomma da tutte quelle anime che compongono la coalizione del Pdl. E’ quello che dico ormai da dieci anni’. Cioè? Si spieghi meglio. “Nel 1997 proposi un progetto politico chiamato “polo allargato’. Era più o meno il Pdl di oggi ma 13 anni fa, pensato per sconfiggere la sinistra. Avevo pensato che per vincere, oltre a Forza Italia, Cdu e Alleanza Nazionale, dovevamo recuperare tutte le forze del vecchio pentapartito, mi riferivo al partito Socialista, Repubblicani, Socialdemocratici e Liberali. Solo così si poteva sconfiggere il centrosinistra. Ecco quel progetto ora torna di nuovo d’attualità. Solo così potremo vincere, solo allargando la nostra base elettorale. Ho sempre creduto e continuo a credere in questo progetto. Ecco perché mi sento un uomo Pdl’.

Pdf: Corriere-2010-04-02-pag06

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