ASSISI COLPO GROSSO DEI CARABINIERI: IN CELLA SPACCIATORE TUNISINO PENDOLARE dello spaccio beccato dai carabinieri mentre nascondeva dosi di droga nella campagna ta Santa Maria degli Angeli e Rivotorto: la stava celando ai piedi di un albero. E’ un tunisino trentenne residente a Perugia arrestato dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Assisi per spaccio di sostanze stupefacenti. Il tutto anche grazie alla collaborazione dei cittadini che hanno segnalato la situazione sospetta. Lo straniero era stato notato a Santa Maria degli Angeli dai militari e da alcuni residenti che, con molto senso civico, si erano rivolti al 112. I carabinieri da giorni erano sulle sue tracce e lo pedinavano senza perderlo di vista un istante ogni volta che, da Perugia, scendeva nel territorio assisano; per gli spostamenti utilizzava spesso il treno, a volte anche l’auto. Fino alla decisione di fermarlo, l’altro pomeriggio, quando l’uomo è stato visto armeggiare ai piedi di un albero in una zona defilata. L’arrivo della ‘gazzella’ dei militari non gli ha lasciato margini. Il tunisino stava cercando di nascondere dosi di droga vicino a un albero. A sirene spiegate è stato condotto nella caserma di Assisi, dove è stato subito controllato; sulla scorta del materiale rinvenuto e della sostanza stupefacente trovata nel momento in cui è stato bloccato, i carabinieri del capitano Andrea Pagliari hanno deciso ed effettuato la perquisizione dell’appartamento dove lo straniero abita, a Perugia. Anche in questo caso i riscontri sono stati positivi, evidenziando il ruolo dell’uomo nell’approvvigionamento di droga nella zona Assisi-Bastia Umbra-Santa Maria-Rivotorto. Il magrebino è risultato in possesso di 20 grammi di cocaina suddivisa in 18 dosi, 25 grammi di hashish, di un chilogrammo e 10 di sostanza da taglio e di 2.520 euro. Nell’abitazione è stato sequestrato altro materiale ‘sospetto’: una macchina fotografica Canon, due obiettivi di marca Nikon e Soligor, macchina fotografica marca Fujifil modello finepix, un televisore digitale Dikom da 7 pollici, una coppa in argento, 4 telefoni cellulari. Il tunisino è rinchiuso nel carcere di Capanne. Dai carabinieri sono in corso accertamenti sugli oggetti sequestrati per verificare se siano oggetto di furto o se siano stati consegnati all’uomo da tossicodipendenti per ‘pagare’ le dosi. Da appurare anche le modalità con cui l’uomo spacciava, se cioè il luogo dove è stato bloccato era utilizzato per il prelievo da parte degli assuntori, evitando lo scambio in zone più esposte.
Maurizio Baglioni