Bastia

Nasce il museo della porchetta

In attesa della tradizionale sagra di agosto

BASTIA UMBRA – Presso la frazione di Costano fervono i preparativi per l’edizione 2008 della sagra della porchetta, che si terrà dal 21 al 31 agosto. Gli abituè della festa si attendono anche quest’anno prelibatezze dal sapore inconfondibile e divertimento a più non posso; ma anche cultura e difesa del patrimonio locale. Ma qual è la situazione del museo del porchettaio, che gruppo giovanile e amministrazione avevano concertato di mettere in piedi presso un locale del vecchio castello della frazione? Il progetto nasce con l’ex amministrazione Boiari, che, visto la valenza riconosciuta alla sagra e alla tecnica gastronomica nostrana, ha ipotizzato uno spazio da destinare alla storia della porchetta. L’idea è stata parallelamente pensata anche dal gruppo giovanile di Costano, che, oramai da anni, prese le redini della pro loco della frazione, organizza e dirige tutte le operazioni legate alla festa. Di recente il gruppo giovanile, attualmente presieduto da Leandro Lunghi, ha acquistato un locale presso il castello della frazione, donandolo all’amministrazione comunale bastiola perché ne faccia un museo della porchetta. “La giunta ha messo a bilancio 100.000 euro” spiega l’assessore ai lavori pubblici, Moreno Marchi “per acquistare un locale attiguo a quello donatole dal gruppo giovanile; questo, in modo da ricavare un grande spazio al piano terra dell’edificio, che sia facilmente frequentabile e a norma per accogliere anche i diversamente abili. In quest’ottica, i piani superiori potrebbero essere adibiti a uffici e spazi a uso del gruppo giovanile”. Pare insomma che le prove di esposizione sperimentate durante l’edizione 2007 della sagra, là dove un’intera area era dedicata a fotografie, strumentazioni e video d’epoca sulla porchetta, stiano per trovare forma concreta. Alcuni cittadini pero valutano anche l’ipotesi di utilizzare a scopo espositivo l’ex mattatoio di Costano? Un’idea fondata su una certa continuità storico-culturale.
Alberta Gattucci

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