Bastia

Nasce il catasto dei bacini del Chiascio

BASTIA – Conoscenza approfondita del territorio e delle sue criticità, con l’obiettivo primario di prevenire il danno ambientale e di tutelare in tal modo la salute dei cittadini e dell’ambiente. Queste tra le finalità principali del catasto degli scarichi dei bacini idrografici dell’Alto Tevere, del Basso Chiascio e del Marroggia 3, che verrà presentato a Bastia Umbra domani presso la Sala della Consulta. Sono invitati, tra gli altri, i rappresentanti dell’ Arpa, Ato1 Regione Umbria, Università degli Studi di Perugia, Carabinieri, Provincia di Perugia, i Comuni di Assisi, Bastia Umbra, Bettona e Torgiano. Questa di Bastia è la seconda presentazione dopo Città di Castello e si concluderà con Campello sul Clitunno giovedì 29 Novembre alle 10,30 alla sala consiliare. Il lavoro realizzato si colloca entro un’azione pluriennale di programmazione ambientale e nel caso specifico gli obiettivi vengono perseguiti in relazione al sistema degli scarichi nell’area compresa all’interno del bacino idrografico del basso Chiascio a valle della diga, dell’alto Tevere, di San Giustino a Umbertide, del Marroggia 03, comprendente anche il bacino del Clitunno. Il progetto si propone, altresì, di dare continuità all’opera di aggiornamento del vecchio catasto degli scarichi iniziata con i bacini imbriferi del fiume Clitunno, del torrente Mussino, del fiume Tevere (nell’area di Perugia), del torrente Sentino, del lago Trasimeno e dell’Alto Chiascio, realizzati ad oggi. “La decisione di proseguire in tal senso nasce dalla necessità di realizzare uno strumento che fornisca il quadro aggiornato delle conoscenze relative al sistema degli scarichi in questi territori ad alta
I vulnerabilità” – ha detto l’assessore provinciale all’ambiente, Palmiro Giovagnola.

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