Bastia

Multe mai notificate. «La vigilessa non ha colpe»

Bastia: la Corte dei Conti di Roma accoglie il ricorso dell’agente Francesca Betti «Responsabilità del Comune»

BASTIA UMBRA La vicenda delle contravvenzioni al codice della strada non notificate dalla Polizia Locale e sanzionata dalla sentenza della Corte dei Conti di Perugia sezione regionale Umbria nel settembre 2020 ha avuto un imprevisto pronunciamento. L’agente di Polizia locale Francesca Betti, che era stata condannata insieme alla comandante Carla Menghella, ha proposto appello contro la sentenza con il patrocinio dell’avvocato Siro Centofanti. La Corte dei Conti di Roma sezione Giurisdizionale Centrale Appello, presieduta da Massimo Lasalvia, ha parzialmente riformato la sentenza di primo grado assolvendo l’agente Betti e condannando il Comune di Bastia Umbra alle spese legali di entrambi i gradi di giudizio. E’ opportuno ricordare che la Corte dei Conti di Perugia aveva accertato il danno erariale della mancata notifica delle contravvenzioni per un importo di 26mila e 480 euro. Tale danno è stato causato da gravi difetti organizzativi dell’ufficio preposto e quindi la sentenza della Corte stabilì che la responsabilità organizzativa andava ascritta alla comandante Polizia locale, al segretario comunale e al vice comandante dell’epoca che era incaricato di sovrintendere al servizio di verbalizzazione delle violazioni al Codice della Strada, oltre all’agente incaricato del servizio. La sentenza stabiliva anche la ripartizione del danno per il 50% addossato virtualmente al segretario comunale e vicecomandante (“che non sono stati raggiunti dall’iniziativa dell’Inquirente”), l’altro 50% addossato alla Comandante (35%, 9.268 Euro) e all’agente (15%, 3.972 Euro). Francesca Betti assolta in appello non deve pagare alcunché, neanche le spese legali che la sentenza addossa ora al Comune per un importo di circa duemila euro.

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