Sotto sequestro anche l’auto
Fugare ogni dubbio
I familiari: ‘Mai Domenico sarebbe entrato in un tombino tra acqua e melma per il telefonino…’
PERUGIA –OGGI E’ IL GIORNO dell’ultimo saluto a Domenico Pelagatti, l’imprenditore trovato cadavere giovedì scorso nelle campagne di Assisi in «posizione innaturale». I funerali si svolgeranno alle 15 nella chiesa di San Michele, in piazza Mazzini, a Bastia Umbra. Gli investigatori sembrerebbero certi di aver chiarito l’accidentalità dell’evento: Pelagatti sarebbe scivolato nel tombino nel tentativo di recuperare il cellulare, poi trovato da vigili del fuoco e carabinieri.
MA ANCORA mancano alcuni accertamenti per chiudere definitivamente il caso. A cominciare dagli esami tossicologici sollecitati dalla stessa famiglia attraverso l’avvocato Giuseppe Berellini e l’analisi del cellulare e delle ultime chiamate effettuate o ricevute in quella sera maledetta. Quando l’uomo si era allonanato da casa per portare fuori il cane e non era mai più tornato.
SOTTO SEQUESTRO anche l’auto dell’imprenditore, portata via dai carabinieri del comando provinciale che erano intervenuti sul posto.
LA FAMIGLIA però vuole vederci chiaro. I parenti infatti ritengono che mai Pelagatti si sarebbe introdotto in un tombino pieno di acqua e melma solo per riprendere il cellulare che poteva essergli caduto. Eppure l’autopsia ha escluso segni di violenza o lesioni che possano far pensare all’intervento di terzi nel decesso dell’uomo.
MA ANCORA mancano alcuni accertamenti per chiudere definitivamente il caso. A cominciare dagli esami tossicologici sollecitati dalla stessa famiglia attraverso l’avvocato Giuseppe Berellini e l’analisi del cellulare e delle ultime chiamate effettuate o ricevute in quella sera maledetta. Quando l’uomo si era allonanato da casa per portare fuori il cane e non era mai più tornato.
SOTTO SEQUESTRO anche l’auto dell’imprenditore, portata via dai carabinieri del comando provinciale che erano intervenuti sul posto.
LA FAMIGLIA però vuole vederci chiaro. I parenti infatti ritengono che mai Pelagatti si sarebbe introdotto in un tombino pieno di acqua e melma solo per riprendere il cellulare che poteva essergli caduto. Eppure l’autopsia ha escluso segni di violenza o lesioni che possano far pensare all’intervento di terzi nel decesso dell’uomo.
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