Taoufik Haidar, operaio deceduto a Firenze nel cantiere Esselunga, ha vissuto a Bastia. Sorella e nipote risiedono nel capoluogo
di Alessandro Antonini
PERUGIA Ha abitato in Umbria Taoufik Haidar, l’operaio di 43 anni morto venerdì insieme ad altri quattro lavoratori per il crollo di un pilone di cemento nel cantiere del nuovo supermercato
Esselunga di Firenze. Stando alle verifiche dell’Arma, fino al 2004 è risultato residente nel comune di Bastia Umbra. Attualmente abitava nel Bergamasco ma la sorella e il nipote stanno a
Perugia. E da Perugia sono partiti venerdì alla volta di Firenze per il riconoscimento della salma, operazione che però non avverrà prima di domani, stando a quanto si apprende. Haidar in Marocco lascia la moglie e due figli ancora piccoli. Accertata la morte nel crollo anche di Mohamed Toukabri, tunisino, 54 anni, del marocchino Mohamed El Farhane, di Bouzekri Rahimi, connazionale, e dell’italiano Luigi Coclite, 60 anni. Ieri è stato recuperato il corpo della quarta vittima. In ospedale ci sono anche tre lavoratori di origine romena feriti gravemente. Il cedimento del pilone di cemento avrebbe innescato una serie di crolli a catena. La procura di Firenze, guidata dal procuratore capo Filippo Spiezia, ha intanto aperto un fascicolo per omicidio colposo plurimo e crollo colposo. Il cantiere è stato posto sotto sequestro. “C’è tanta rabbia, ma soprattutto tanta voglia di non vedere sul nostro territorio situazioni che poi in qualche modo danno l’idea di una cattiva gestione dei cantieri” ha detto il presidente della Toscana, Eugenio Giani. “Firenze e la Toscana sono sempre stati un esempio per la sicurezza sul lavoro, noi ci abbiamo investito tanto, ci sono state iniziative che sono state leader a livello naziona l e”. A Firenze esiste il protocollo del cantiere trasparente che però, come hanno denunciato i sindacati, non sarebbe stato applicato nel cantiere privato in via Mariti. Fiom e Uilm, insieme alla Cgil e alla Uil hanno proclamato 2 ore di sciopero nazionale per mercoledì 21 febbraio da effettuare in tutti i luoghi di
lavoro, anche in assemblea o secondo le modalità stabilite dalle Rsu.