BASTIA UMBRA – La Corte d’Appello di Perugia ha assolto il responsabile dei lavori pubblici Vincenzo Tintori e il capo del servizio impianti e infrastrutture del Comune di Bastia Umbra, Alvaro Gullia per la morte del giovanissimo Antonio Perrella. Il quattordicenne, l’8 agosto del 2015, cadde per il crollo della rete di recinzione di un campo da beach volley e calcetto in sabbia adiacente al palazzetto dello sport di viale Giontella, area di proprietà del Comune di Bastia Umbra; caduta avvenuta per la rottura di un palo di sostegno, dove si era arrampicato. Una sentenza, quella della Corte di Appello, che ribalta quella di primo grado quando i due tecnici, nel 2022, vennero condannati per omicidio colposo (a sei mesi di carcere, pena sospesa e non menzione) per la mancata manutenzione del palo, usuratosi nel tempo. Ora l’appello presentato dagli avvocati dei due, Marco Marchetti e Francesco Falcinelli per il responsabile dei
lavori pubblici Tintori e Andrea Menichetti per il capo del servizio infrastrutture Gullia ha portato all’assoluzione; si dovranno attendere le motivazioni per conoscere su quali punti si fonda la nuova sentenza. La morte del giovane nella notte fra sabato 8 e domenica 9 agosto quando Antonio Perella, aveva tentato di arrampicarsi sulla rete sorretta da un palo alto 6 metri.
M.B.

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