II consigliere di Forza Italia denuncia gli sprechi del Comune


“Per il telaio di zinco sarebbero stati spesi oltre 57mila euro”


Polemiche a Bastia Umbra sulla questione dei fondi destinati alla costruzione di un monumento allo sport. Secondo Monacchia (FI) si è trattato di una spesa ingiustificata.


BASTIA UMBRA – “Tre interpellanze presentate in consiglio comunale non sono bastate a fare chiarezza rispetto all’opera che solo eufemisticamente si può definire monumento allo sport e che trova spazio al centro della rotonda in prossimità della piscina comunale”. E’ l’amara constatazione del professor Giuliano Monacchia, consigliere di Forza e appassionato d’arte che alla fine la verità l’ha ricostruita da solo. Eccola: “dopo che il Comune di Bastia Umbra ha bandito un concorso nazionale per la realizzazione dell’opera sono stati presentati una decina di bozzetti. Una commissione di esperti (di cui tre esterni retribuiti con 250 euro a testa) però li ha scartati tutti dal momento che nessuno ha totalizzato il punteggio di 60/60 previsto dal regolamento. A quel punto il concorso è stato praticamente annullato e l’amministrazione comunale ha affidato il compito di realizzare l’opera a Luciano Ponti senza che
fosse stato prodotto alcun bozzetto, ma accontentandosi semplicemente di un progetto tecnico come si usa fare a proposito di una normale opera edilizia. E’ inutile aggiungere che anche il più brutto degli 8-10 bozzetti scartati era oggettivamente di gran lunga migliore rispetto a quello realizzato da Ponti: un telaio in ferro zingato con vetro antisfondamento già pieno di umidità, che prova a riprodurre un podio ma che assomiglia terribilmente ad un’installazione pubblicitaria che fa bella mostra di se dalle parti di Ospedalicchio”. Che sia stata copiata? Si chiede Monacchia. Ma la cosa che, se possibile, lo fa ancor più imbizzarrire è il costo dell’opera. 57.750 euro così distribuiti: 42mila all’autore, 15mila per le varie opere accessorie, ovvero il basamento in cemento, la terra, l’impianto elettrico e il costo per il posizionamento, 750 euro infine per la commissione esperti. “Una cifra pazzesca sprecata per tanta squallida cosa che dovremo sopportare per sempre – commenta Monacchia -. Anche se di fatto l’inaugurazione di questo monumento non si è ancora tenuta e Monacchia promette di esserci se mai dovesse tenersi, per informare la cittadinanza rispetto a quella che definisce “una follia costata troppo, una cosa inutile, anonima, priva di significati e contenuti artistici. Una struttura, con grandi pretese, che per giustificare la spesa prova a scimmiottare con spudoratezza il mondo dei monumenti. In consiglio comunale – conclude – tutti condividono le mie critiche ma intanto quell’orrore sta ancora li alle porte della città, dal momento che l’assessore comunale alla Cultura Belli sostiene che costerebbe più spostarlo che lasciarlo dove si trova”.
 

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