Bastia

Minaccia di darsi fuoco per la casa

Solo ferite lievi per il trentacinquenne. Il sindaco Lombardi:”Da tempo aiutiamo la famiglia”


Padre si cosparge di benzina in Comune: fermato  in tempo


Simonetta Battistoni


BASTIA UMBRA – Ha minacciato di darsi fuoco per poter avere una casa popolare. Fermato in tempo dal sindaco e dai vigili urbani, prima che potesse avvenire il peggio. Protagonista un giovane di origine campana, padre di quattro figli, che da qualche anno si è trasferito a Bastia. “A Ponticelli – ha spiegato – un mio amico così è riuscito a ottenere dal Comune lavoro per la moglie e una casa”. Un gesto che ha così probabilmente tentato di mettere in atto per ottenere lo stesso risultato. Ieri mattina si è recato in municipio alle 10,30 per l’appuntamento che aveva chiesto e ottenuto dal sindaco Francesco Lombardi. Due ore di colloquio serrato, al quale hanno partecipato anche il vicesindaco Nadia Cesaretti e il responsabile dei Servizi sociali. Il padre, un trentacinquenne, operaio e con la moglie che ha sua volta ha trovato lavoro a Bastia come operaia aveva chiesto di parlare con gli amministratori comunali per far presente l’aggravarsi della sua situazione. E’ arrivato portando con sé due borse.
Al sindaco ha manifestalo la sua impossibilità di far fronte al pagamento dell’affitto, sostenendo di essere stato penalizzato nell’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. “Gli abbiamo spiegato racconta il sindaco Lombardi – che non ce ne sono a disposizione e che in questi anni lo abbiamo comunque aiutato e stiamo continuando a farlo”.
Ma l’operaio non ha sentito ragione. A un certo punto ha tirato fuori da una delle due borse una bottiglia e si è gettato un po’ di benzina addosso a se stesso e che lo ha raggiunto agli occhi. Nel frattempo sono intervenuti i vigili urbani, su richiesta del sindaco. L’omo si è gettato a terra, procurandosi qualche escoriazione. Immediata la richiesta dell’intervento del 118. L’operaio è stato portato in ospedale ed è stato medicato, poi è stato subito dimesso.
“Pur sentendomi del tutto tranquillo da un punto di vista della coscienza e dell’etica sociale ha commentato il sindaco – mi preoccupo perché questa è la spia di un disagio che a Bastia abbiamo. Li famiglia dell’operaio è da tempo alla nostra attenzione. Possiamo contare su una importante rete di solidarietà e abbiamo coinvolto da tempo anche la Caritas. “Siamo cresciuti tantissimo in questi ultimi anni – ha aggiunto Lombardi – e nonostante abbiamo strutture sociali di prim’ordine, come gli asili, i nidi d’infanzia, le scuole, il sostegno pomeridiano ai ragazzi soli, avvertiamo che abbiamo dei problemi. La difficoltà ad arrivare finanziariamente alla fine del mese per alcuni è un problema reale. Ma non possiamo accettare che il Comune subisca ricatti di alcun tipo”.
“Ora – ha aggiunto Lombardi – affronteremo la questione anche per evitare che il problema degli affitti diventi un fatto non socialmente controllabile: l’affitto di una casa media non è ormai inferiore ai 450-500 euro e su un salario di 1000-1100 curo al mese diventa pesantissimo”.
Ha collaborato Valentina Antonelli

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