BASTIA – Questo periodo immediatamente dopo la fine del campionato è per molti dedicato allo smaltimento delle tensioni accumulate durante l’anno, ricaricando così le pile per la prossima stagione. Il direttore sportivo del Bastia Agostino Milioto, e come dargli torto, ha scelto la Sicilia, sua terra d’origine, come luogo ristoratore. La mente di un ds però non si riposa mai, e alcune idee sul Bastia del futuro si palesano già.
“Quest’anno ho la fortuna – dichiara Milioto – di poter programmare la fase del calcio mercato fin dall’inizio. Lo scorso anno invece sono approdato a Bastia a mercato in corso, dovendo riuscire a sostituire due giocatori del calibro di Mancini e Francioni, che già se ne erano andati. Quindi posso dire che già parto con un buon vantaggio”.
A Bastia la gente vuole una squadra capace di lottare nelle zone alte della classifica. Quali sono a riguardo i programmi biancorossi. “L’obiettivo da par-te mia e della società è quello di costruire una squadra che rispetti la grande tradizione calcistica che questa città vanta e merita. Il tutto chiaramente nel rispetto del bilancio, aspetto fondamentale in un momento economico abbastanza complicato. Andiamo comunque per gradi, nei prossimi giorni ci sarà una riunione tra la società ed il tecnico Tasso, per decidere se continuare o meno il rapporto. Poi si programmerà la composizione dell’organico”.
In percentuale, quante possibilità ci sono che Renzo Tasso rimanga l’allenatore del Bastia? “Sono costretto ad essere elusivo, ma non per chissà quale segretezza, ma proprio perché a riguardo sarà decisivo l’incontro di cui parlavo prima”.
Milioto quest’anno ha avuto il merito di portare a Bastia Borrelli, attaccante che con i suoi gol ha contribuito fortemente a miglio-rare il rendimento del Bastia. “Lui è un attaccante eccezionale, che non ha niente a che vedere con questa categoria. Nella mia idea di squadra lui c’è, però ci sarà da battere la concorrenza di molte squadre per tenerlo. Certo, con una squadra competitiva au-mentano le possibilità che lui resti”.di DANIELE MILLETTI