Eccellenza Biancorossi a +4. Nelle ultime gare decisivi i nuovi Pacciarini e Tomassini: “Ma è un gruppo eccezionale”
BASTIA UMBRA – Avvocato e procuratore lo era già. Direttore sportivo c’è diventato. E se il Bastia di quest’anno fa stropicciare gli occhi (buona) parte del merito è anche sua. Che Agostino Milioto non fosse un bluff lo si era capito già un anno fa, quando col Bastia terzultimo scovò nel mercato di riparazione un certo Domenico Borrelli, che in pochissimi conoscevano in Umbria. Il bomber di Ercolano fece una valanga di gol e i biancorossi arrivarono ad un passo dai playoff. Quest’anno la musica è diversa, il Bastia è davanti a tutte e non perde un colpo. La vittoria di domenica nello scontro diretto con la Narnese ha riportato la formazione di Scarfone a +4. Una squadra costruita per vincere, con conferme eccellenti e ritocchi mirati in tutti i reparti.In difesa è arrivato Romani (con Silveri una delle coppie centrali più forti del campionato), in mediana Oresti,“un centrocampista – dice Milioto – che ci ha dato equilibrio e geometrie”.Il vero salto di qualità però arrivato con l’acquisto di Totò Pica (tandem d’attacco tutto campano con Borrelli). “Che altro di può dire su di lui. Semplicemente un fenomeno”. E poi conferme eccellenti.“Il presidente Bartolucci ha voluto fortemente che la nuova squadra fosse costruita intorno a Marchetti e Battistelli, due talenti del posto che avevano bisogno di ritrovare continuità di rendimento e che ora stanno facendo la differenza”.
Gli infortuni di Silveri e Borrelli avevano costretto la società a tornare anzitempo sul mercato,ma gli ingaggi di Morasca e Tomeo sono sati solo a tempo determinato.Due in uscita, altri due in ingresso:Pacciarini e Tomassini. E che colpi.Pacciarini all’esordio ha fatto gol al Città di Castello, Tomassini domenica ha sbloccato il big match con la Narnese dopo neanche tre minuti.“Non è un caso. Si sono entrambi integrati velocemente negli schemi della squadra. Pacciarini – prosegue il ds siciliano – lo puntavamo già da un po’, Tomassini invece è stata un’occasione dell’ultimo minuto.Ringrazio il ds della Voluntas Spoleto Alberto Del Frate per questa opportunità”.Ma per un piatto di qualità gli ingredienti sono sempre tanti.“Senza dubbio il gruppo, al di là delle
individualità. Penso ad un giocatore come Arcioni, che magari gioca poco, ma è determinante per gli equilibri della squadra e dello spogliatoio”.E i giovani? “Quale squadra può vantare due ‘95 come Canestri e Milletti? E poi penso a Mariani, un ‘93 di assoluta affidabilità e duttilità tattica”. Insomma è l’anno buono? “Lo scopriremo solo il 22 aprile”. O forse prima.
di NICOLA FREDDII
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