A fine anno la mostra che racconterà i 200 anni dell’azienda di Bastia Umbra leader nei mangimi
PERUGIA – Due imprese e una storia non è soltanto il titolo della mostra che verrà inaugurata a fine marzo e che racconta nel corso di due secoli l’alimentazione nel cuore verde d’Italia, ma è anche, e soprattutto, la sintesi di 200 anni di impresa che hanno caratterizzato la Mignini & Petrini spa,azienda leader in Italia nel settore mangimistico. L’esposizione al pubblico che racconta appunto la storica azienda avrà anche il patrocinio di Expo 2015, Regione Umbria, Comune di Bastia Umbra, Comune di Assisi, Università degli Studi di Perugia e Assalzoo. L’iniziativa si colloca tra le attività programmate dall’Università degli Studi di Perugia destinate ad affrontare le tematiche sull’alimentazione e l’energia che con l’apertura a Milano dell’Expo nel mese di maggio saranno al centro dell’attenzione mondiale.Attraverso un ampio e ricco apparato di immagini, documenti e testimonianze si vogliono ripercorrere la nascita e l’evoluzione dell’ industria mangimistica, molitoria e della pasta in Umbria senza però trascurare il contesto italiano ed europeo.Da sempre il problema di garantire l’alimento degli animali da lavoro o da reddito ha interessato il mondo dell’agricoltura e nel corso del tempo si sono succedute diverse soluzioni, dai prati naturali a quelli artificiali, alla raccolta dei foraggi fino ad arrivare all’utilizzazione degli scarti di altri processi produttivi come la molitoria.Soltanto agli inizi del XX secolo le soluzioni tradizionali iniziarono ad essere sostituite da prodotti industriali ed agli inizi del Novecento il mercato dei mangimi per animali cominciò a conoscere un radicale e profondo cambiamento.Contemporaneamente nacquero le prime fabbriche moderne per la produzione di pasta: attraverso l’entrata in scena dei pastifici industriali il comparto alimentare italiano acquista alcune importanti caratteristiche che lo hanno contraddistinto nel corso del XX secolo.Tuttavia il benessere economico posteriore alla fine del secondo conflitto mondiale creò le condizioni per l’incremento del consumo di carne e formaggi generando un cambiamento culturale che favorì lo sviluppo della moderna industria mangimistica, rivolta a soddisfare le esigenze di un mercato attraversato da continue e rapide mutazioni. L’Umbria offre la possibilità di conoscere la progressiva evoluzione dai mulini tradizionali a quelli industriali, dai pastifici ai mangimifici, una trasformazione compiuta senza rotture o discontinuità.In questo senso, la mostra parte dall’esperienza di due gruppi industriali che da oltre due secoli sono impegnati nella produzione di alimenti per gli uomini e per gli animali, e si prefigge l’obiettivo di fornire al grande pubblico, agli addetti ai lavori e agli specialisti del settore l’occasione di rileggere alcune delle pagine più significative della storia dell’Italia contemporanea. Si tratta come dimostrano gli edifici e i manifesti pubblicitari esposti di sottolineare la pluralità degli aspetti racchiusi nell’avvincente mondo dell’alimentazione. La mostra, curata dall’Università degli Studi di Perugia (da Manuel Vaquero Piñeiro e Francesca Giommi), verrà inaugurata il 28 marzo alle 16, mentre sarà aperta a tutti e visitabile gratuitamente dal 3 aprile al 31 maggio prossimi, dal venerdì alla domenica (10,30/12,30 – 16,30/19,30 gli orari di ingresso) presso il secondo piano degli uffici della palazzina direzionale dello stabilimento Petrini di Bastia Umbra.
RE. EC.
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