Bastia

Mignini-Petrini I sindacati «Domani sciopero»

LA VERTENZA  
 
— BASTIA —
PROSEGUE lo stato di agitazione delle maestranze del gruppo agroalimentare Mignini-Petrini anche dopo l’incontro che si è svolto ieri nella sede della Confindustria perugina tra i vertici del coordinamento nazionale del gruppo e i sindacati. La trattativa, iniziata nella mattinata è proseguita fino al tardo pomeriggio quando le rappresentanze sindacali si sono alzate dal tavolo ritenendo inaccettabili le proposte dell’imprenditore. Non solo, ma i sindacati hanno proclamato subito uno sciopero per domani a sottolineare la rottura: 4 ore a livello nazionale e 8 negli stabilimenti umbri di Bastia e Petrignano. «Non possiamo accettare le minime concessioni di Mignini — ha spiegato il segretario regionale Cgil Vincenzo Sgalla — che, mentre ci propone la chiusura di ben tre mangimifici, ci impone anche gli esuberi». Sono 61 a livello nazionale e 22 tra Bastia e Petrignano. E’ pur vero che nel corso della trattativa la distanza si è accorciata. La delegazione imprenditoriale, guidata da Mario Mignini, infatti ha proposto il trasferimento di alcune unità di lavoro nella cooperativa associata, portando a 15 gli esuberi effettivi nella nostra regione. «Il piano industriale non è convincente – ha ribadito Sgalla – tanto più che viene a pesare totalmente sulle spalle dei dipendenti in esubero, che rimarrebbero senza prospettive di lavoro. L’unica soluzione accettabile è il mantenimento dei livelli occupazionali».

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