Bastia

Mignini-Petrini Domani l’incontro Franchi, è rebus

AGENDA In Confindustria il caso più recente Sindaco & Officina


 
 BASTIA  
 


LA CRISI dell’economia fa sentire i suoi effetti e a Bastia ha motivazioni non solo di oggi, ma legate alla globalizzazione che impone radicali cambiamenti. Due imprese storiche, la Petrini e le industrie meccaniche Franchi, entrambe allocate nell’area urbana della città, stanno vivendo una fase di profonda trasformazione. Per il mangimificio, acquisito 6 anni fa dal gruppo Mignini, il «management» ha annunciato una ristrutturazione dei siti produttivi nazionali che prevede la chiusura dello stabilimento «Petrini» di Bastia entro il 2009. Se ne parlerà domani nella sede della Confindustria perugina in un confronto tra proprietà e sindacati.


UNA TRATTATIVA partita male con la Cgil che rifiuta l’ipotesi di 21 esuberi in Umbria, ipotesi avversata anche dal Consiglio comunale.
Per la «Franchi», in ristrutturazione da oltre dieci anni, sono i tempi troppo lunghi a suscitare la polemica con l’amministrazione comunale.
Ai ritardi lamentati dall’azienda il sindaco Lombardi ha replicato sostenendo il costante impegno del Comune a sostegno delle iniziative della «Franchi» per difendere i posti dei circa cento dipendenti.


UNA RISPOSTA insoddisfacente per l’impresa, che così spiega le sue ragioni: «Non siamo animati da spirito di polemica o da desiderio di addossare a qualcuno colpe o responsabilità in ordine ad inefficienze o lentezze burocratiche che comunque ci sono. Siamo dei narratori coinvolti in una vicenda che viviamo in prima persona sulla nostra pelle e la cui responsabilità è moltiplicata molte volte poiché rappresentiamo anche le preoccupazioni e le legittime aspirazioni dei nostri dipendenti e delle loro famiglie».


L’AZIENDA ricorda che sono serviti dieci anni per un progetto, articolato e complesso, ma segnato anche dalla volontà politica delle amministrazioni comunali, che si sono avvicendate, «assai debole e sfuggente».


LA FRANCHI si è mossa, invece, con tangibile concretezza acquistando il terreno ad Ospedalicchio per le nuove officine e presentando il progetto ‘Salgado’ sull’attuale area. «Il tempo trascorso invano — conclude la Franchi — è assai negativo, sempre ed in ogni circostanza, e in modo esponenziale nella attuale situazione economica generale».
m.s.

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