La Guardia di finanza in azione in un negozio gestito da cinesi
BASTIA UMBRA – Borse, scarpe,portafogli e biancheria intima di marca abilmente contraffatta. È quanto ha scoperto la tenenza di Assisi della Guardia di finanza, guidata dal luogotenente Domenico Di Mascio,in un negozio gestito da cinesi a Bastia Umbra. Immediato il sequestro di 68 oggetti tra borse, scarpe e portafogli e oltre 907 capi di biancheria intima, sciarpe, cappelli, pantaloni e giubbotti perchè sprovvisti dei requisiti minimi in fatto di informazioni come previsto dal codice del consumo.L’esercizio interessato dal sequestro è gestito da un commerciante cinese che è stato segnalato alla procura della Repubblica di Perugia per violazioni al codice penale ed alla Camera di Commercio per l’irrogazione delle conseguenti sanzioni. La merce sequestrata è risultata tutta apparentemente ben confezionata e di marchi quali Nike, Burberry, Hogan,Alviero Martini, Louis Vuitton,Fendi e Gucci. Durante l’intervento è stata rilevata anche la violazione al Codice del consumo, perché la merce esposta per la vendita era priva delle indicazioni in etichetta del responsabile dell’immissione in commercio all’interno della Comunità economica europea o della composizione dei materiali costituenti il prodotto. Questi prodotti costituiscono un pericolo per la salute pubblica per l’impiego di materiali che non rispondono ai requisiti di sicurezza imposti in ambito comunitario per il confezionamento dei capi di abbigliamento. In questo caso il rischio per la salute era ancora maggiore visto che tra gli indumenti taroccati era presente della biancheria intima. “L’operazione di oggi – ha spiegato
il luogotenente Di Mascio – fa parte di una vasta serie di controlli sul territorio che effettuiamo da tempo.Purtroppo la piaga della merce contraffatta è molto diffusa, non solo a Bastia, ma in tutto il comprensorio,con i danni che ne conseguono, sia a livello economico che salutare».Per Carlo Petrini, presidente di Federmoda-Confcommercio della provincia di Perugia «questi interventi rappresentano la via giusta per tutelare i consumatori e gli imprenditori onesti. Solo in Italia il giro d’affari della contraffazione è di più di 7 miliardi di euro, e il 60% di questo riguarda il settore abbigliamento-accessori».

di UMBERTO MAIORCA eFRANCESCA BENE

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