TANTE E IN DIVERSI settori le irregolarità riscontrate dai carabinieri del Nucleo antisofisticazione nelle 146 ispezioni igieniche, sanitarie e amministrative compiute nel mese di settembre. Nei loro interventi, i militari hanno sequestrato e distrutto ingenti quantità di generi alimentari scaduti o confezionati in modo irregolare, che altrimenti sarebbero finiti sulle tavole dei consumatori. In particolare sono state rilevate 19 infrazioni penali e 45 amministrative.
TRA I SEQUESTRI più consistenti quello eseguito in un laboratorio per la lavorazione delle carni a Bastia Umbra. Sono stati sequestrati nove quintali di alimenti, subito destinati alla distruzione, per un valore di circa 18mila euro. Carne che era stata congelata abusivamente e senza rispettare le regole della cosiddetta ‘rintracciabilita’ del prodotto. Per gli stessi motivi, in un negozio di alimenti etnici di Perugia sono stati sequestrati — sempre per la distruzione — trenta chilogrammi di generi alimentari (valore circa 500 euro). Ispezioni compiute in attività di vario tipo, come ad esempio in un laboratorio per la lavorazione dei tartufi a Spoleto, dove sono state riscontrate «inadeguatezze nelle procedure di controllo», o in una casa di riposo della stessa città dove invece i carabinieri hanno contestato l’«incremento illecito della capacità ricettiva». Nel mirino dei Nas sono poi finiti agriturismi, ristoranti e cantine (una a Orvieto) per la scarsa igiene nella lavorazione e conservazione dei prodotti. E’ il caso, ad esempio, di un ristorante di Città di Castello e di una pizzeria di Corciano che non avevano eliminato alimenti scaduti. Cibi che che quindi, probabilmente, sarebbero finiti nel piatto dei clienti. O di un ristorante di Perugia che serviva acqua minerale che invece era acqua potabile ‘microfiltrata’.
NON SONO mancate denunce alla magistratura per violazioni di carattere penale. Tra queste, una ha riguardato il titolare di un ristorante di Perugia che utilizzava prodotti ittici congelati o surgelati senza che questo aspeto venisse indicato nel menù.
Denunciato anche il titolare di un supermercato di Spoleto per «commercio di prodotti ittici risultati, alle analisi di laboratorio, invasi da parassiti». Insieme a lui è stato denunciato anche l’importatore. C’è poi il caso di un panificio di Perugia il cui titolare è stato denunciato alla magistratura perché produceva e vendeva pane «di farina insudiciata».
di ENZO BERETTA