Lo scontro davanti al locale “Monnalisa”: tutti i giovani hanno tra i 16 e i 17 anni
I ragazzi erano scappati su una minicar urtando anche un palo dell’illuminazione
IL CASO
BASTIA UMBRA Calci e pugni davanti al bar “Monnalisa”. Poi la fuga a bordo di una minicar. Sette minorenni, tra i 16 e i 17 anni, sono stati denunciati con l’accusa di rissa aggravata. Sono ritenuti responsabili di aver preso parte a una rissa lo scorso 22 marzo a Bastia Umbra. Quella sera, erano pervenute al 112 numerose chiamate da parte di cittadini che segnalavano un gruppo di circa dieci persone che, dopo un acceso diverbio scoppiato tra due gruppi seduti all’esterno di un bar, erano venute alle mani e si stavano picchiando violentemente lungo la strada. Non solo erano volati calci e pugni, ma era stata anche danneggiata una vettura parcheggiata nei paraggi. Gli equipaggi della polizia e dell’arma dei carabinieri non avevano trovato nessuno sul luogo dove si è consumata la rissa. I giovani si erano infatti già dileguati. Sono stati quindi avviati approfondimenti acquisendo i filmati registrati dalle telecamere di videosorveglianza della zona e ascoltando vari testimoni. Le immagini hanno confermato quanto segnalato, riprendendo distintamente alcune fasi della lite e il momento in cui alcuni dei partecipanti si erano dati alla fuga a bordo di una minicar che aveva urtato anche un palo dell’illuminazione pubblica. L’attività condotta congiuntamente ha così permesso di risalire all’identità dei sette giovanissimi denunciati alla Procura della Repubblica presso il tribunale per i minorenni di Perugia per l’ipotesi di reato di rissa aggravata. Un’altra rissa dunque che vede coinvolti dei ragazzi a Bastia. Soltanto poche settimane fa, sempre a seguito di una rissa, sono stati emessi sei Daspo Willy nei confronti di altrettanti ragazzi tra i 20 e i 35 anni. Una misura di prevenzione personale di competenza del questore che rientra nella categoria dei “divieti di accesso alle aree urbane”, la cui disciplina è stata potenziata a dicembre 2020 dopo i tragici fatti che portarono all’omicidio del giovane Willy Monteiro a Colleferro (Roma). A soli 21 anni il ragazzo era stato vittima di una furia senza precedenti, pestato di botte, fino a che non ha esalato l’ultimo respiro, da un gruppo di ragazzi che nemmeno conosceva. In questo caso le forze dell’ordine hanno ricostruito la dinamica della rissa, hanno identificato i responsabili e li hanno denunciati alla Procura della Repubblica di Perugia. Se torneranno nel locale notturno bastiolo dove è scoppiata la rissa rischiano da sei mesi a due anni e fino a 20mila euro di multa. Ai sei destinatari delle misure è stato anche vietato l’accesso al pubblico esercizio, nonché lo stazionamento nelle immediate vicinanze, per un periodo compreso tra uno e tre anni. Il questore Fausto Lamparelli, prima di emettere queste misure di prevenzione, ha disposto a carico del locale la sospensione dell’autorizzazione dell’attività di pubblici spettacoli e intrattenimenti, nonché quella della somministrazione di alimenti e bevande. A seguito della rissa uno dei sei ragazzi era stato costretto a ricorrere alle cure sanitarie. Massimiliano Camilletti
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