di MASSIMO STANGONI
— BASTIA —
ARRIVATO sull’orlo del baratro il Bastia calcio ha trovato la forza e la determinazione per fare, finalmente, un passo avanti in classifica con il successo di Bastardo, anche rocambolesco: dopo essere andati in svantaggio di due reti, sono riusciti a chiudere la partita sul 4 a 2. Un’autentica impresa, con cui la squadra ha voluto rispondere sul campo alle preoccupazioni maturate nelle ultime settimane. «Più del risultato — sottolinea Cocciari — ad indignarmi, in quel caso, è stato il fatto che la squadra non aveva giocato la partita. In precedenti gare, pur uscendo sconfitti, avevamo fatto la nostra parte. I tre punti conquistati a Bastardo sono una boccata d’ossigeno importante e una risposta valida dei ragazzi ai quali avevo chiesto, prima della gara, un segno di concreta reazione». Ora si può guardare al futuro con più serenità. «Certamente sì — rileva il tecnico —, ma sarebbe un guaio che la disperazione di ieri diventasse oggi un’ingiustificata euforia».
PER COCCIARI la retrocessione è un rischio ancora in agguato e per evitarlo occorre lavorare con continuità, muovendo subito la posizione in graduatoria a 17 punti, anche per scaramansia. Nel periodo natalizio si è affrontato un intenso programma di allenamenti, anche di due sedute giornaliere, pur di dare il senso dell’impegno. «Centrare il bersaglio — spiega l’allenatore — è un obiettivo alla portata della squadra, solo se tutti saranno convinti di lottare ed esprimere una volontà collettiva».
Il presiedente anche di recente ha confermato che il mercato può considerarsi chiuso. «C’è però un’emergenza, quella dei sotto-quota, evidenziatasi negli ultimi giorni con l’infortunio che ha colpito Giacometti e la forzata cessione di Vantaggi, per motivi di studio. Mi sento di chiedere ai dirigenti uno sforzo, almeno in questa direzione». Domenica al Comunale arriva il Trestina e Cocciari dovrà fare i conti con una rosa ancora risicata.
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