Polemiche sul piano Franchi


BASTIA UMBRA – “Gli ultimi due consigli comunali hanno dato la rappresentazione sintetica di cinque anni di legislatura Lombardi. Si è assistito alla apoteosi dell’incapacità e incompetenza della amministrazione di centro sinistra a governare la nostra città”. Inizia con queste parole la critica di Fabrizio Masci, capogruppo del Popolo delle Libertà alla maggioranza del Comune di Bastia Umbra. “Gli ordini del giorno illudevano ad una capacità impensabile e mai dimostrata nel tempo. Ciò che non era stato fatto in cinque anni si doveva fare in due giorni. Pratiche pesanti che avrebbero richiesto un confronto ampio con la città e con il suo tessuto sociale e le forze politiche, sono state portate in consiglio comunale e poi come spesso è accaduto, ritirate perché non istruite. Il consiglio comunale “urgente” – prosegue Masci – non aveva i presupposti giuridici per essere convocato in quei termini, perché le pratiche esaminate e approvate, sono il regolamento per la tutela degli animali … e il master plan. Il primo importante, ma rinviabile, il secondo a servizio della giunta per giustificare gli oltre 70mila euro spesi per il master plan. Se le pratiche erano non rinviabili, perché sono state ritirate?”
“Il Consiglio di mercoledì, invece – afferma Masci – ha rappresentato l’ultimo atto di Lombardi che ha richiamato la sua maggioranza ad un senso di responsabilità verso la città troppe volte messo in secondo piano. L ‘adozione del piano Franchi, è stata approvata in Consiglio solo per il senso di responsabilità dell’opposizione che ha ritenuto di mettere al primo posto le prospettive dell’azienda, per tutelare i posti di lavoro”.

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