Domani la presentazione del volume per ricordare il messaggio e la passione civile del pensatore umbro


NADIA CESARETTI:”Oggi è ancora evidente la necessità di tornare a riflettere sul dialogo”


di ANDREA FRAU
 BASTIA


La Marcia della pace per la fratellanza dei popoli Perugia-Assisi promossa da Aldo Capitini nel settembre 1961 è un evento ormai dimenticato, ed anche il pensiero e la passione civile di quel grande umbro sono ormai presenti soltanto in ristrette cerchie di studiosi e nelle sparute schiere di militanti non violenti. Prioprio con l’intento di promuovere il suo universale messaggio di pace e non violenza, l’Amministrazione comunale di Bastia si fa promotrice della presentazione del volume “Marciare per la Pace”. Nella sala consiliare del municipio, oltre all’autore Alarico Mariani Marini, interverranno domani, alle 18 e 30, il Sindaco Francesco Lombardi e la professoressa vice sindaco Nadia Cesaretti. Una iniziativa che vuole, a pochi giorni dalla marcia della pace per la fratellanza del popoli, ricordare il pensiero e la passione civile di Aldo Capitini, ma non solo. Partendo dal messaggio del filosofo umbro che compie quasi mezzo secolo si vuol sottolinearne l’assoluta validità e la forza che oggi il suo pensiero, trae dall’attualità. La precisa volontà di presentare questo volume intende offrire un momento di riflessione e di attenzione alla cultura della pace. Il messaggio con cui Capitini declina insieme non violenza, pace e fratellanza tra tutti i popoli, a quasi mezzo secolo di distanza, appare più che mai attuale, di una validità che trae forza anche dalla esperienza delle tante guerre di questi decenni e dallo smarrimento dell’immediato futuro. Tutto questo il libro si è proposto di rappresentare, non soltanto riproponendo
la narrazione di quella “microstoria”, ma per riflettere ancora su quanto quella esperienza ci ha consegnato di durevole perché, come Capitini aveva scritto, destinata a preparare il futuro. Nadia Cesaretti, vice sindaco di Bastia, rimarca l’assoluta necessità di un confronto politico che non scada in inutili polemiche, ma che sappia essere costruttivo e partecipato. “In questo frangente storico – dichiara Cesaretti – resta ancora attuale la lezione pacifista di Aldo Capitini. La parola Pace non include esclusivamente un opposizione alla guerra, ma è anche un modo di intendere i comportamenti. Così come la violenza non si fa solo con le armi, ma molto spesso è rappresentata da attacchi verbali. Ultimamente a Bastia questo importante messaggio sembra essere stato messo nel dimenticatoio. E più che mai evidnete la necessità di tornare a riflettere sul dialogo con una partecipazione vigile e continua. Un modo di vivere, che come ha insegnato lo stesso Capitini, si ripeta tutti i giorni e non solo nel momento in cui esplodono le situazioni”.

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