Eccellenza Il trequartista e la seconda punta aprono le ali
BASTIA UMBRA – Il calcio d’agosto,dicono tutti, non regala mai certezze assolute, poi però tutto quello che succede rimane sotto gli occhi di tutti, almeno fin quando il campionato non emette le prime sentenze.In un campionato di Eccellenza senza padroni come quello di quest’anno,
in cui Pierantonio e Trestina dovrebbero recitare un ruolo da protagoniste, il Bastia di Renzo Tasso, si sta guadagnando consensi e apprezzamenti. Il tutto in punta di piedi senza squilli di tromba, ma sfruttando la preparazione di un tecnico esordiente al quale la società ha cercato di mettere a disposizione una rosa all’altezza della situazione. Tra i protagonisti di questo primo scorcio di stagione, due bastioli che, ad un certo punto sembravano essere finiti nel dimenticatoio. E’ bastato che Alessandro Marchetti e Michele Battistelli, fossero risistemati in quei ruoli, trequartista l’uno e seconda punta l’altro, che li avevano consacrati come due delle promesse più brillanti del calcio nostrano, per farli tornare ai livelli che hanno sempre proposto. Entrambi sono consapevoli dell’occasione che hanno davanti, ma a 25 anni non si spaventano di certo:“Comprendo benissimo l’importanza di questa stagione a livello personale – le parole di Marchetti- e sono pronto a prendermi le mie responsabilità. Sono nato in questa squadra e voglio finalmente poter essere protagonista con questi colori. Sono tornato a giocare in un ruolo più congeniale alle mie caratteristiche e sono pronto a ripagare la fiducia che il mister mi sta dando. Tasso per noi è una guida, sia sotto il punto di vista umano che calcistico. E’ il tecnico che mi ci voleva per ritrovare la carica e la determinazione”. Questo suo periodo positivo, lo condivide col suo gemello di sempre quel Michele Battistelli, compagno sin dai primi calci: “Io e Michele siamo come due fratelli e non solo in campo. Speriamo entrambi di poter dare tanto a questa squadra”. La conferma arriva proprio da Batti-gol: “Io e Alessandro vogliamo diventare vere e proprie colonne del Bastia. Questa per entrambi potrebbe essere la stagione giusta per trovare quella definitiva consacrazione per affermarci nella squadra della nostra città. Le nostre carriere hanno per certi versi, seguito percorsi paralleli.Ringrazio Tasso per avermi permesso di riprendere la mia posizione naturale in campo e questo mi da la possibilità di esprimermi al meglio”. I complimenti per questo Bastia arrivano da più parti, ma Battistelli frena: “Andiamoci piano, dobbiamo ancora dimostrare tanto. Sarà il campionato a dirci se saremo all’altezza. Ti dico che all’interno dello spogliatoio,noi abbiamo la convinzione di poter far bene. Siamo un grande gruppo, chi se n’è andato è stato rimpiazzato da gente all’altezza della situazione ed il mister è uno preparato che conosce l’ambiente.Ora però dovremo fare in modo che a parlare sia il campo”.
Entrambi ad un certo punto sembravano sul punto di lasciare la propria città: “E’ inutile dire il falso,spiega Marchetti, ma l’affetto del presidente e della sua famiglia mi hanno convinto a restare”. “Ci si pensa, poi, – conclude Battistelli – ti rendi conto di avere la possibilità di fare bene qui e te la giochi fino in fondo”. Parole importanti,dette da chi ha tutta l’intenzione di prendersi delle responsabilità per far crescere la propria squadra del cuore. E se a 25 anni,le crisalidi bastiole fossero diventate farfalle? Se così fosse, ci sarà da divertirsi per i tifosi biancorossi.
Fabio Marracci