Eccellenza Il capocannoniere del torneo per la prima volta incrocia i biancorossi: “Ho bellissimi ricordi ma è da ipocriti non gioire per un gol”
Sfida amarcord per l’attaccante del Trestina: “Non mi farò condizionare dall’emozione…”
TRESTINA – Domenica prossima il Trestina si reca a Bastia per giocare la gara valevole la quinta giornata del campionato di Eccellenza. Un campo storicamente difficile per i bianco-neri che, dopo essersi fatti imporre in casa il pari dal Nocera, proveranno a recuperare lontano dalle mura amiche quanto perso al Casini. Gara speciale per Daniel Mancini. Il neo bomber del Trestina arriva in casa della sua ex squadra da capocannoniere del torneo. Lontano dal Casini Mancini è sempre stato letale in questo avvio di campionato.
Doppietta a San Marco e tripletta a Collepepe. A Bastia già stanno facendo gli scongiuri… “Il calcio è fatto così – dice lo stesso Mancini – non è la prima volta che gioco contro una mia ex formazione. È la prima volta che lo faccio contro il Bastia, ma sono certo che non mi farò fregare dall’emozione. Anzi, in me è maggiore la felicità di ritrovare un ambiente in cui sono stato bene e tanti amici che oggi sono avversari. Che accoglienza mi aspetto? Onestamente non lo so. Spero che nei tifosi prevalgano i bei ricordi piuttosto al fatto che sono passato ad una formazione storicamente ostile. Vediamo. Comunque una cosa la voglio sottolineare. Non succederà, ma mi capitasse di segnare esulterei. Eccome se esulterei. Mica perché ce l’ho con qualcuno a Bastia. Ma perché secondo me non farlo sarebbe un grande gesto di ipocrisia. Il rispetto per una ex squadra si dimostra in mille altri modi. E io a Bastia resterò sempre legato. Solo che ora difendo altri colori”.
Facendo un passo indietro, domenica con il Nocera è arrivata questa frenata inaspettata. Un passo indietro rispetto le altre prestazioni? “Assolutamente no. Siamo stati solo sfortuna-ti. Abbiamo dominato la partita. Forse non siamo stati brillanti come sempre. Invece di un passo indietro parlerei di vera e propria beffa. Abbiano subito un gol strano, nel loro unico tiro verso la nostra porta. Certo, se quel palo di Alessio Ceccagnoli fosse finito in fondo al sacco staremmo a parlare di un altro risultato. Vorrà dire che a Bastia dovremo riprendere immediatamente il cammino”.
A proposito di Bastia, in passato il Trestina ha sempre sofferto il Comunale. Lei allora era un biancorosso… “Non facevamo soffrire solo il Trestina. È che quella squadra giocava in velocità, sfruttando spesso le ripartenze. Mi ricordo soprattutto l’anno con Cocciari. Lui arrivò trovando una situazione di classifica abbastanza deficitaria. Gli bastò poco per regolare la squadra e fare una grande stagione. Fu un anno splendido, arrivammo ai playoff. Quella era una grande squadra e Massimo Cocciari è veramente un grande allenatore”.
Si sente ormai integrato con i nuovi compagni? “Ormai direi di si. Il merito è stato intanto dei giocatori, che mi hanno accolto molto bene. Ho trovato ragazzi in gamba e molto intelligenti. È stato più facile inserirsi. Poi di spogliatoi ho una certa esperienza anch’io. Per cui so come muovermi. In campo il feeling è già buono. Si può sempre migliorare e lavoriamo duramente in settimana per farlo”.di SIMONE MAZZUOLI