RAPINA IN VILLA 
 


PERUGIA — Mancano i gravi indizi di colpevolezza per tenere in carcere Dop Nicolae Bogdan e le dichiarazioni della persona offesa appaiono «carenti di un chiaro e tranquillizzante riconoscimento». E’ quanto hanno stabilito i giudici del tribunale del Riesame — Angeleri, Bellucci, Vitelli — che hanno revocato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del rumeno accusato, insieme ad alcuni connazionali di aver rapinato e sequestrato Giancarlo Abbati, 52 anni, titolare di un night club nella zona di Ponte San Giovanni.
La vittima della rapina da Arancia Meccanica aveva infatti riconosciuto fotograficamente Dop — difeso dall’avvocato Alessandro Vesi — come uno dei rumeni con cui, un mese prima del fattaccio, aveva avuto una discussione all’interno del locale.
Ma la notte della rapina, nella sua villa di Bastia, i banditi avevano il volto coperto.
Intanto resta pendente davanti al gip l’istanza di scarcerazione di altri due stranieri coinvolti — secondo l’accusa — nella rapina: i fratelli Valentin Pupazza e Cristenell Cosmiuc, difesi dall’avvocato Andrea Castellini, che la notte dell’ottobre scorso sarebbero stati fuori Perugia per motivi di lavoro. Per loro il tribunale della libertà ha fissato l’udienza per il 28 dicembre prossimo.
Scarcerato anche Ovidian Ogas — difeso dall’avvocato Luigi Luccarini — mentre è ancora in carcere Silvian Nicolascu. 
 
 

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