magriniSerie D – La ricetta del nuovo allenatore: «Piedi per terra ed entusiasmo da vendere»

di ROBERTO BARBACCI
BASTIA UMBRA — Alla fine arriva Lamberto. Carattere forte, schivo ma aperto quanto basta, un mix perfetto tra Umbria e Toscana (per lui, specie calcisticamente parlando, quasi una patria adottiva) di cui a Bastia Umbra son pronti a fare tesoro.
«Perché ho detto di sì? Perché ho capito che il progetto non esiste solo sulla carta», confessa il tecnico magionese, felice di tornare in sella e di ripartire per un raduno precampionato a tre anni di distanza dall’ultima volta in quel di Gavorrano. «Sarà certamente piacevole tornare a lavorare già dalla fine di luglio. Per un allenatore questo è un requisito indispensabile e sono certo che nonostante partiremo un po’ ad handicap ci faremo trovare pronti quando la stagione entrerà nel vivo».
A volerlo in biancorosso, manco a dirlo, è stata la coppia composta da Aglini e Degli Esposti e il presidente Bartolucci. «Mi sono preso qualche giorno di riflessione perché avevo in ballo anche altre proposte (la Spal, ndr), ma alla fine giovedì sera ho sciolto la riserva rispondendo con entusiasmo all’invito della società. Ho parlato col presidente Bartolucci e l’ho visto determinato e voglioso di fare le cose perbene. ll budget non sarà elevato, ma di questi tempi nessuna società é esente da un simile ragionamento. E anche se con poche risorse il Bastia si farà trovare pronto, su questo sono pronto a scommettere».
ROSA DA COSTRUIRE — Per Magrini, dopo la strana stagione vissuta a intermittenza in quel di Grosseto (prima in panca da ottobre a dicembre, poi richiamato a campionato praticamente finito), l’opportunità rappresentata dal Bastia è di quelle alla quali non si può dire di no.
«Tra poco più di una settimana partiremo col lavoro ma c’è chiaramente molto da fare. Non mi spaventa questa prospettiva, ma certo obbliga me per primo a valutare con attenzione ogni minimo dettaglio. Attualmente in rosa ci sono solo un paio di giocatori, vale a dire Marchetti e Fabris. Per il resto sarà tutto un divenire».
Di nomi importanti se ne fanno già molti, ma il tecnico tira subito la leva del freno: «Serviranno pazienza ed equilibrio per comporre la rosa, Non ha senso buttarsi a capofitto su 4-5 elementi d’esperienza ed esaurire tutto il budget a disposizione. ll mercato è lungo e dovremo cercare di lavorare con oculatezza, magari puntando su qualche elemento voglioso di emergere dalle categorie inferiori. Ce ne sono tanti di bravi in Umbria e anche i costi potrebbero rivelarsi meno proibitivi rispetto ad altri nomi più illustri. Quanto ai giovani, Degli Esposti conosce già molto del vivaio e saprà certamente indicarmi i ragazzi più interessanti da poter portare in prima squadra».
Nonostante le lancette scorrono veloci, Magrini si professa più che sereno: «Vedo molte cose destinate a svilupparsi in maniera positiva. Per me Bastia è una signora piazza e pur senza fare voli pindarici sono convinto che faremo bene. Perché ho detto di no alla Spal? C’era troppa confusione e io amo le cose chiare. Proprio come Bartolucci, col quale non ci saranno segreti. Ecco perché non vedo l’ora di cominciare».

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