BASTIA UMBRA – Il mercato apre oggi, ma alcuni colpi sono stati già definiti. Tra cui uno molto importante che coinvolge Simone Magionami. L’ormai ex attaccante della Pontevecchio raggiunge Renzo Tasso a Bastia e va a rinforzare un reparto orfano di Bellucci e, forse, anche di Giovanni Infuso. “Manca solo la firma – dice Magionami – ma la cosa ormai è definita. Lasciare la Pontevecchio mi è pesato, ma ad un certo punto è stato quasi normale. Negli ultimi cinque anni sono stato sempre protagonista. Questo ultimo, visto anche il mancato approdo di Fioretti nel professionismo, invece mi ha visto ai margini. Sarei dovuto andar via già questa estate. Ma non ci sono stati i tempi”. Si riferisce all’ipotesi Deruta? “Certo. Purtroppo mi avevano dato la loro disponibilità. Ma poi non mi hanno più richiamato. O meglio, non lo hanno fatto in tempo utile. A giochi fatti mi hanno detto che sarebbero finiti fuori budget”. Come mai Bastia? “Sono sempre stato affascinato da questa piazza. Per il blasone della squadra, per il seguito dei tifosi.
Non nascondo che la differenza però l’ha fatta Renzo Tasso. L’ho conosciuto a Ponte San Giovanni. Con lui c’è stato feeling fin dal primo momento. Mi ha tempestato di telefonate nelle ultime settimane. Mi ha fatto sentire un uomo importante. Per cui ho accettato”. Il momento più bello in rossoverde? “Ricordi belli ne ho tanti. Eccezion fatta per la retrocessione di due anni fa, abbiamo sempre fatto bene. Abbiamo vinto coppe, campionati. Ma la salvezza dell’anno scorso ha avuto un sapore veramente bello”. Che Eccellenza ritrova? “Ritrovo un campionato diverso. Con un giovane in più. Ho mio fratello all’Angelana e qualche partita l’ho vista. Forse la qualità di un tempo non c’è più. Ma resta lo stesso un campionato avvincente. Quando ho fatto la mia scelta non ho guardato la categoria. Ho cercato una piazza dove poter essere considerato un giocatore importante. Per me Bastia rappresenta una bella opportunità. Ho voglia di mettermi in gioco. Avevo bisogno di nuovi stimoli. Sono certo che sia la scelta giusta”.di SIMONE MAZZUOLI