Dopo la decisione del sindaco di ritirare le deleghe al vice, venerdì in Consiglio arriva l’assestamento
Oggi si riunisce il gruppo Pd, anche la Lista Bartolini studia il da farsi
di PIER PAOLO BURATTINI
ASSISI – Il ritiro delle deleghe del sindaco Ricci al vice Bartolini, aprirà una fase d’instabilità all’interno della maggioranza fino ad arrivare alla caduta dell’Amministrazione o, invece, si verificheranno solo piccoli strappi tattici? Questo è l’interrogativo che circola in queste ore sia tra i consiglieri di maggioranza che di opposizione. Ed è per questo che ognuno ha iniziato a far di conto rispetto alle truppe su cui può contare e far scendere in campo. Ieri sera il vicesindaco Bartolini ha radunato gli uomini a lui più vicini e oggi toccherà al gruppo consiliare del Pd di riunirsi per cercare di mettere in campo una linea d’azione.
L’impressione, confermata da alcune fonti interne alla maggioranza e all’opposizione, è che il giorno-verità possa essere quello di venerdì quando in consiglio comunale si discuterà dell’assestamento di Bilancio. Gli occhi sono tutti puntati lì per capire le mosse che ognuno degli attori in campo farà sullo scacchiere. La lista Bartolini presenterà una mozione di sfiducia? E quale sarà il comportamento dei consiglieri del Pd? Gli interrogativi, come si vede, non mancano, ma soprattutto non pochi occhi sono puntati sull’atteggiamento che da qui in avanti terranno i due consiglieri comunali dell’Udc. A questo proposito, voci e ricostruzioni interne alla maggioranza, danno come molto probabile l’ingresso in Giunta al posto di Bartolini, del capogruppo dei centristi Lunghi. Il sindaco Ricci, infatti, se questa operazione andasse in porto si assicurerebbe l’appoggio dei centristi in campagna elettorale. Ma il quadro complessivo resta molto fluido e quello delle alleanze, probabilmente, sarà un nuovo terreno di scontro tra il sindaco e il suo competitore Bartolini. Il passaggio sull’assestamento di Bilancio che andrà in Consiglio venerdì, dopo quanto si è detto, resta un passaggio decisivo per valutare i rapporti di forza interni alla maggioranza e per saggiare la capacità di manovra del Pd. Il sindaco Ricci ne è consapevole tanto che, proprio ieri, ha annunciato di voler incontrare i capigruppo per concordare una linea strategica comune a partire proprio dal capitolo riguardante il Bilancio. A proposito del Pd, continua a tenere banco la sofferta scelta del candidato a sindaco. All’interno del gruppo dirigente c’è un’ala che fa riferimento al segretario Borgognoni che tenta l’unità a sinistra mentre c’è una parte raccolta intorno al responsabile organizzativo Romoli che preferirebbe giocare una partita a mani libere. Una cosa è certa: le primarie, con il candidato della sinistra radicale Cianetti già in campo, sembrano ormai essere una via quasi obbligata per la scelta del candidato a sindaco. L’interrogativo che tormenta il Pd, è il seguente: meglio puntare su un candidato interno al partito o cercare di pescare un jolly nella società civile? La risposta è tutt’altro che scontata.
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