Bastia

Maggioranza a un passo dal divorzio

Claudio Ricci fa la conta per tracciare le alleanze future. Tensioni anche per la corsa del vicesindaco a primo cittadino
Schermaglie tra Pdl e Lista Bartolini, spunta l’ipotesi del rimpasto di Giunta

ASSISI – Il botta e risposta a colpi di comunicati stampa, che descrivono con puntuale precisione le posizioni inconciliabili delle due principali forze di maggioranza del Comune di Assisi, sembrano preannunciare un imminente divorzio.
Alle dure critiche mosse da Simonetta Maccabei, della lista Bartolini, che condanna le scelte di apertura verso le forze moderate d’opposizione annunciate dal sindaco Claudio Ricci, risponde con fermezza il Pdl. A ritroso nel tempo, i segnali della disarmonia in casa maggioranza erano già stati pubblicamente dichiarati durante un consiglio comunale a marzo, in cui il vicesindaco, Giorgio Bartolini, aveva confermato di sapere che da tempo alcuni esponenti del Pdl chiedevano a Ricci la revoca delle sue deleghe. Il crescendo di divergenze ha raggiunto il culmine durante l’ultimo consiglio comunale. La delibera sull’ex scuola di Viole, passata grazie al voto trasversale di Pdl e opposizione, ha evidenziato in modo plateale la separazione tra lista Bartolini e Pdl, indicando, con buona approssimazione, coalizioni future.
Su tutto pesa anche la corsa, non ancora ufficializzata di Bartolini alla poltrona di sindaco. Ma in ordine di tempo a far traboccare il vaso sono state per il Pdl le ultime “affermazioni della lista Bartolini attraverso il portavoce Simonetta Maccabei,c he sono il segno del gran-de nervosismo del vicesindaco”. Nervosismo, continua la nota, “di chi aveva sperato, sino a qualche giorno fa, di dividere indebolire e distruggere il Po polo della libertà, e non s aspettava la decisa e forte di scesa in campo di Claudio Ric
ci, sostenuto dal tutto il Pdl (locale, regionale e nazionale) e rincara la dose la nota, a breve anche da un’ampia coalizione a partire dalle forze moderate e di centro”. Sale il tono della nota che attacca più aspramente Giorgio Bartolini, tacciato di ingratitudine per aver “nel corso dei suoi mandati sempre beneficiato del sostegno di Forza Italia (ora nel Pdl), delle risorse del Pdl e del lavoro operativo di molti, attaccando e dividendo tutto e tutti con il semplice obiettivo di conservare più a lungo possibile il potere” .
Per il Pdl, la romana pax adottata da Bartolini non spaventa più come non spaventano più i continui richiami al giudizio della gente “perché – sostiene il partito – la gente saprà sceglie-re, come sempre, il futuro e non il passato che Bartolini rappresenta, il vero servizio per la comunità e non l’esercizio del potere per il potere”. Come ultima provocazione, il Pdl sfida Bartolini ad avere “il coraggio di mostrarsi e parlare in prima persona e non attraverso delegati di turno che, come avvenuto in passato, saranno usati e poi abbandonati”. Sebbene al termine della verifica delle alleanze annunciata da Ricci ci sono ancora due settimane, la durezza del comunicato suggerisce che non c’è spazio per trattare una futura riconciliazione, e sembra dare crescente credito alle voci non confermate di un imminente rimpasto di Giunta.

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