Riceviamo e pubblichiamo

di Antonio Mencarelli

Il Mezzo miglio si chiama così perché è lontano un miglio e mezzo dal centro abitato di Bastia. Qui nel 1666 fu fissato il confine tra i comuni di Bastia e Assisi al termine di una lunga contesa. La pietà popolare vi edificò una edicola dedicata  alla Madonna, come segno di ringraziamento, oggi ancora esistente (vedi foto).

A Nord sorge il Parco agricolo, zona inedificabile, e un vecchio  vicinato di case unifamiliari. Il paesaggio che ammiriamo intorno è stupendo, goduto dai molti che lo percorrono quotidianamente a piedi, fuggendo dalla zona urbana divenuta sempre più soffocante. 

Ma oggi, in quel vicinato sta sorgendo un grosso edificio plurifamiliare, al posto di una precedente abitazione demolita, con una volumetria che fa a pugni con l’ambiente circostante (vedi foto).

La concessione a costruire avrà tutte le attestazioni di conformità rispetto al PRG, ma ci si domanda: è in atto un programma edilizio che, utilizzando le stesse procedure, verrà a cementificare una zona agricola di grande pregio naturalistico, snaturando il cono panoramico di Assisi e ferendo in maniera grave il territorio? Si cominciò con le palazzine di via Irlanda, poco lontano; si proseguirà ancora?

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