OGGI pomeriggio si inaugura l’urbanizzazione della nuova area industriale del capoluogo e gli amministratori comunali «vanno a vedere», ma dopo aver fornito tutti i chiarimenti sulle presunte irregolarità in alcuni lotti, denunciate una settimana fa da Forza Italia. Ecco perché il sindaco Francesco lombardi, affiancato dagli assessori all’Urbanistica Giorgio Antonini e al Commercio Andrea Tabarrini, ha voluto incontrare ieri pomeriggio i giornalisti per gli opportuni chiarimenti, in aggiunta alla nota stampa dell’altro ieri. «Una premessa — ha esordito il sindaco — per rilevare che il Pip (piano di insediamenti produttivi) oltre ad essere uno strumento complesso è anche vecchio e non adeguato, oggi, alle dinamiche economiche. D’ora in avanti adotteremo strumenti più flessibili per realizzare insediamenti produttivi». Il messaggio, dunque, è chiaro: per la nuova area industriale di Ospedalicchio si rinuncerà al Pip, già adottato dal Consiglio comunale, per uno strumento diverso. Quanto alle contestazioni di Fi, il sindaco ha spiegato che il Comune ha già attivato la procedura per le verifiche sull’attuazione del Pip del capoluogo. «E’ emerso — ha detto l’assessore Tabarrini — che su 64 lotti assegnati, 15 non sono ‘partiti’ e per 8 di questi i titolari hanno richiesto il permesso a costruire senza però iniziare i lavori. Gli imprenditori interessati hanno 120 giorni per fornire al Comune le motivazioni, in mancanza delle quali l’assegnazione verrà revocata». Quanto al lotto dell’impresa Antonini, affittato dalla stessa ad altra azienda per il commercio e l’esposizione di mobili, il Comune non ha rilasciato alcuna autorizzazione in quanto l’assegnatario, trattandosi di punto vendita inferiore ai 240 mq, si è limitato a dare comunicazione di avvio dell’attività commerciale. L’amministrazione comunale, inoltre, non ha commesso alcuna omissione di controllo riguardo all’agibilità perché, sostengono sindaco ed assessori, questo non è compito del Comune.
m.s.
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