BASTIA IL PARROCO E LA DOMENICA PREPASQUALE


SI SONO appena attenuati i toni della polemica sullo sviluppo della rete commerciale tra associazioni di categoria ed amministrazione comunale, ma la Giunta Lombardi è entrata nel mirino del parroco. In questo caso la questione sollevata da don Francesco Fongo è tutt’altro che formale, in quanto investe i rapporti tra l’istituzione locale e la realtà religiosa fortemente radicata nel territorio. Il problema è scoppiato domenica scorsa, giorno in cui la Chiesa cattolica celebra la festa delle Palme, tra le più solenni della tradizione ‘romana’. Come avviene da anni nel corso della messa solenne delle 11,30 nella chiesa parrocchiale di san Michele Arcangelo, la cerimonia prevede l’uscita delle Palme sul sagrato che si affaccia sulla centrale piazza Mazzini. Un «gesto» al quale si è dovuto rinunciare perché le bancarelle della fiera di primavera erano dislocate su tutta la piazza a diretto contatto con il sagrato.


«LI AVEVO avvertiti — tuona il parroco — di organizzare la fiera tenendo conto della celebrazione eucaristica. Nulla è stato fatto per tutelare la cerimonia religiosa. Un comportamento grave – sottolinea don Francesco – non solo nei confronti della chiesa, ma soprattutto per i fedeli che tornano in gran numero in chiesa per le celebrazioni pasquali».
Il parroco ha detto di aver scritto una lettera di protesta al sindaco, non tanto per riparare al danno ormai consumato, ma soprattutto per sollecitare maggiore sensibilità ai problemi dello spirito e non solo a quelli del portafogli.
m.s.

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