Bastia

L’Umbria ha superato gli 870mila residenti

A passo di corsa anche Magione, Collazzone prima tra le realtàpiù piccole


“volano” Corcioano, Torgiano, Magione e Bastia Umbra



Continua robusta la crescita della popolazione umbra, che supera di slancio quota 870mila abitanti, attestandosi a 872mila 967. Un aumento che risulta più forte in provincia di Perugia, dove i residenti toccano ormai le 645mila unità, rispetto a quella di Terni (219mila 783 abitanti). E’ il quadro che emerge dai dati aggiornati dell’Istat sulla popolazione, relativi al primo gennaio 2007. Tra il 2006 e il 2007 la popolazione della regione è cresciuta di 5mila 089 unità (+0,6%), mentre nell’ultimo quinquennio (2002-2007) l’aumento è stato di 46mila 771 residenti (+5,7%). In provincia di Perugia tra il 2006 e il 2007 l’incremento è stato di 4mila 677 abitanti (+0,7%), rispetto a +412 (+0,2%) messo a segno dal Ternano. Stessa situazione se si guarda al quinquennio 2002-2007: +38mila 587 residenti nel Perugino (+6,4%), + 8mila 184 nel Ternano (+3,7%).
In pratica, ogni nuovi 10 residenti della regione nell’ultimo quinquennio 8 sono stati appannaggio del Perugino e 2 del Ternano. Ancora, sempre nel quinquennio 2002-2007 nella regione si sono avuti 25,6 nuovi residenti al giorno, di cui 21,1 in provincia di Perugia e poco meno di 4,5 in quella di Terni.
L’andamento nei comuni. E’ Corciano il municipio umbro leader nella crescita percentuale dei residenti: +19% nell’ultimo quinquennio, passando da 15mila 271 a 18mila 177 abitanti, con un guadagno di 2mila 906 unità (1,6 residenti in più al giorno. Un passo veloce che Corciano tiene anche tra il 2006 e il 2007, quando mette a segno +4,2%, con oltre 2 nuovi residenti al giorno. Tra le realtà con più di 5mila abitanti al secondo posto c’è Torgiano (+11,1% nel quinquennio, di cui +2,6% solo nell’ultimo anno), che ha superato la soglia delle 6mila anime (ora ne conta 6mila 014, rispetto ai 5mila 411 del 2002 e ai
5mila 862 del 2006).
In terza posizione Magione (+11%, di cui +2% nell’ultimo anno), che in 5 anni guadagna 1.355 abitanti, passando da 12mila 316 a 13mila 671. Al quarto posto Bastia, che nel quinquennio mette a segno un aumento del 10,3% (+1,9% solo nell’ultimo anno), guadagnando 1.905 residenti (382 solo nell’ultimo anno), che significa 1,04 abitanti in più ogni giorno.
Bene anche Foligno (+8,8% nel quinquennio, + 2,3% nell’ultimo anno), Passignano (+8,7%) , Montecastrilli (+8,6%) che sfonda la soglia dei 5mila residenti e Perugia (+8,4%). Il capoluogo di regione, che nel 2002 contava 149mila 350 abitanti, ora ne vanta 161 mila 944, con una crescita di 12mila 594 unità, di cui 554 (+0,3%) nell’ultimo anno. Fa assai peggio Terni, che passa dai 104mila 938 residenti del 2002 ai 109mila 816 del 2007 (+4,6%, che in valore assoluto significa +4mila 878 abitanti). Da evidenziare comunque che l’incremento registrato a Terni è superiore di quasi un punto percentuale rispetto alla media provinciale (+3,7%). Tra i comuni con meno di 5mila abitanti si mette in evidenza Collazzone (+11,8% nel quinquennio, + 2,5% nell’ultimo anno), mentre sono 12 i comuni umbri che presentano un bilancio demografico negativo (Cascia, Lisciano Niccone, Monteleone di Spoleto, Pietralunga, Poggiodomo, Preci, Sellano, Vallo di Nera, Lugnano in Teverina, Montecchio, Montegabbione, Monteleone d’Orvieto). Il comune umbro dove si registra il calo più forte di popolazione è Poggiodomo (- 11%), che tocca il minino di 153 residenti.
Le aree territoriali
In Altotevere, in termina di crescita percentuale della popolazione, nel quinquennio 2002-2007 Umbertide (+5,3%) batte sia San Giustino (+5%) sia Città di Castello (+4,4%).
Al Trasimeno come detto Magione è decisamente in testa, seguito da Passignano. Castiglione del Lago (+4,8%) e Città della Pieve (+4,7%). L’incremento più modesto al Trasimeno è quello di Piegaro, che in 5 anni cresce solo dell’ 1,5% e nell’ultimo anno mostra addirittura un decremento.
L’Eugubino cresce ma piano, con Gubbio che mostra +2,9% (+913 abitanti) in 5 anni e addirittura fa -0,2% (-58 abitanti) nell’ultimo anno. Non brilla
particolarmente neppure il Gualdese, con Gualdo Tadino che sale del 3,1% nel quinquennio (+0,1% nell’ultimo anno) e Nocera del 3,5% (ma accusa una discesa pesante, – 0,7%, nell’ultimo anno).
Il Perugino, trainato da Corciano e Perugia, mostra un ottimo trend, mentre nell’Assisiate-Bastiolo Bastia aumenta – sempre in termini percentuali – quasi il doppio di Assisi, mentre Montefalco va a scartamento ridotto e Bettona “vola” dell’8,7%. Nello Spoletino delude Spoleto (appena +1,9% nel quinquennio, con addirittura – 0,2% nell’ultimo anno quando perde 72 residenti), cresce un po’ Campello (+3,2%).
In Valnerina Cascia arretra anche se di poco, mentre Norcia fa +2,2%.
Nel Ternano su Acquaparta e Montecastrilli (entrambi +8,6%). Bene Amelia (+5,8%), arranca Orvieto, che in 5 anni fa appena +0,8% e nell’ultimo anno scende dello 0,2%.



Corciano, Torgiano e Bastia: “Scelti perché offriamo un’alta qualità della vita e servizi sociali efficienti


ANDREA LUCCIOLI


Tre realtà diverse, ma accomunate da una stessa performance. Corciano, Torgiano e Bastia sono i tre comuni che più degli altri, in tutta l’Umbria, hanno avuto un forte incremento della popolazione secondo le rilevazioni dell’Istat al 1° gennaio 2007.
Il dato parla chiaro, Corciano in cinque anni è cresciuta di 2.906 unità (+19%), Torgiano di 603 unità (+ 11,1%) ed infine Bastia, dove si registrano 1.905 nuovi residenti (+10,3). Cosa si nasconde dietro questi trend? Lo dicono gli stessi sindaci, a cominciare da Nadia Ginetti, primo cittadino di Corciano. “Cominciamo a raccogliere i frutti di un piano regolatore che prevedeva un certo tipo di sviluppo. Chi sceglie Corciano trova i vantaggi della piccola città, quindi servizi a portata di mano e di alta qualità – spiega la Ginetti – tutto questo avendo comunque vicine le grandi realtà, penso al polo ospedaliero di Perugia e le vie di comunicazione”.
Vantaggi senza svantaggi, “i servizi sono più accessibili rispetto al Capoluogo e la qualità della vita è alta come nelle città di dimensioni ridotte”. Alla Ginetti fa eco il sindaco di Torgiano Primo Lolli, “chi sceglie la città lo fa per l’altissima qualità della vita. Vengono e se ne innamorano. Chi arriva da noi trova una città che offre molto in termini di servizi sociali, di accoglienza e per questo decide di fermarsi. Per il Comune l’impegno è quello di mantenere stabile questo sistema valorizzando al meglio le peculiarità di Torgiano”.
Ci spostiamo di poco e andiamo a Bastia Umbra, una città che oltre alla grande crescita demografica ha fatto segnare in questi anni un forte sviluppo economico.
Il sindaco Francesco Lombardi analizza questo passaggio cerchiando alcune tappe fondamentali. “Il primo grande sviluppo di Bastia è avvenuto una ventina di anni fa quando è stato messo in atto un importante piano di crescita edilizia. Un boom dovuto alle stesse richieste della gente che aveva bisogno di casa e di una possibilità di investimento sul mattone – spiega Lombardi – intorno a questo si è poi creato un altro sviluppo, quello industriale, con aziende
che sono cresciute nel tempo fino a necessitare di numerosa manodopera. Tutte imprese di qualità che sono durate nel tempo e che hanno prodotto ricchezza e sviluppo.” Dopo questa prima fase è arrivato il secondo momento importante, “con il terremoto del 1997 abbiamo assistito ad una nuova crescita, ma mentre prima arrivavano soprattutto persone dalle zone limitrofe, con il sisma abbiamo avuto una netta prevalenza di arrivi dal Sud Italia”.
“Chi viene a Bastia trova dei servizi sociali di alta qualità, un onere importante per il Comune che da sempre ha voluto investire su questo settore – conclude Lombardi – ricordiamoci poi che a Bastia sono pochissime e limitate le situazioni di degrado”.

Articolo in PDF:

Scarica qui il PDF

Exit mobile version