Stamattina le esequie del decano dei giornalisti umbri
Cordoglio di tutta la città per la sua scomparsa
ASSISI – Si svolgeranno questa mattina alle ore 11 nella Basilica inferiore di San Francesco le esequie di Aldo Calzolari, morto improvvisamente giovedì mattina all’età di 95 anni, pochi giorni dopo essere stato insignito di una medaglia del Comune per “il suo impegno e servizio di amore per la città”. Per decenni insegnante al Convitto, decano dei giornalisti umbri, reduce della seconda guerra mondiale, Calzolari – nato ad Assisi il3 gennaio del 1916 – aveva lavorato (tra gli altri) in tv per la Rai e nei quotidiani La Voce, Il Tempo e Il Messaggero, contribuendo a fondare anche Il Rubino, mensile locale oggi diretto da Bruno Barbini (che lo ricorda come “uno dei nostri più preziosi collaboratori”) per cui ancora scriveva. Mente acuta e attento osservatore, Calzolari è stato nel tempo membro (tra le altre) del Circolo della stampa assisana, socio dell’ Accademia Properziana del Subasio, della Società internazionale di Studi francescani e dell’Ente Calendimaggio (della festa assisana fu non solo uno dei tre quattro estensori della formulazione attuale, ma anche “un critico innamorato”), tutte associazioni nelle quali ricoprì vari e importanti incarichi. Calzolari è stato anche presidente e membro delle associazioni combattentistiche e d’arma, tra cui la sezione assisana dell’Associazione nazionale fra mutilati e invalidi di guerra, di cui poche settimane fa era diventato presidente onorario. Ad amici e familiari piace ricordare che, dopo l’8 settembre, per non combattere da italiano contro gli italiani, dopo aver prestato servizio da volontario universitario, si fece mandare in Germania, dove divenne caporale di Sanità e da qui percorse tutta l’Europa. Molti i messaggi di cordoglio arrivati alla famiglia da cittadini, associazioni, esponenti delle forze dell’ordine, da tutto l’arco politico e dal Comune di Assisi: il sindaco Claudio Ricci – a titolo personale ed a nome di tutta l’amministrazione comunale – ha ricordato tra l’altro “l’attività di giornalista e opinionista di lungo corso e il suo infaticabile e appassionato impegno per far ottenere alla città di Assisi il riconoscimento di medaglia d’oro al merito civile, testimonianza concreta dei suoi atti di servizio per Assisi, profuso sempre con generosità e umanità, e tradotto con una penna libera e sincera”.

Corriere-2010-10-30-pag23

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