L’Udeur con le liste civìche

Conferenza stampa con il gruppo di opposizione. Rottura definitiva con Lombardi

E Mantovani: “Una situazione ampiamente prevista”

BASTIA UMBRA – Clima infuocato in Consiglio Comunale dopo la decisione dell’Udeur di lasciare la Giunta e quindi il governo del paese per passare armi, bagagli e consiglieri con l’opposizione.
In particolare ha fatto molto discutere la decisione di passare con le liste civiche guidate dalla transfuga Ds Rosella Aristei. Ieri mattina, in una conferenza stampa, rappresentanti della lista civica e Udeur hanno spiegato i primi la situazione attuale ed i secondi invece le motivazioni che hanno spinto il partito a schierarsi con la Aristei. In pratica, i mastelliani lamentano il fatto che nelle successive riunioni post elettorali i rappresentanti del partito non sono mai stati
chiamati in causa dalla coalizione, nè sono stati coinvolti nell’assegnazione delle deleghe. Un vero e proprio “silenzio” che ha indispettito non poco quelli del Campanile e li ha indotti ad un passo così importante come l’abbandono della maggioranza.
Le valutazioni politiche arriveranno nelle prossime opre ma indubbiamente il peso specifico è importante se si guarda ai crudi numeri: 130 i voti di distacco con i quali ha vinto Lombardi, 250 quelli apportati dall’Udeur, circa il 2% del totale.
Intanto, a margine della conferenza stampa, Massimo Mantovani, uno dei principali animatori del movimento delle liste civiche guidato da Rosella Aristei commenta il momento particolare: “Devo dire che tutto questo non ci sorprende – spiega – perchè all’interno dei partiti che compongono la coalizione di governo, ci sono già parecchi scontenti, soprattutto fra i partiti minori. Questo perchè evidentemente Lombardi ed il suo gruppo hanno inteso ragionare secondo una logica che tende a far prevalere soprattutto gli interessi dei partiti forti”.
Si apre dunque un nuovo scenario: infatti anche i rappresentanti dell’Italia dei Valori hanno manifestato pubblicamente il loro scontento e quindi starebbero meditando una situazione di eventuale abbandono della coalizione.