SPLENDIDA la location, grandiosa la risposta. Per un giorno il centro gravitazionale del calcio dilettantistico umbro si è spostato al Country Club di Bastia grazie al premio «Top Player» organizzato da «La Nazione». Una giornata conviviale, in cui allenatori, arbitri e giocatori insigniti del prestigioso riconoscimento si sono incontrati lontani dalle tensioni dei campi da calcio, riportando alla mente tra di loro aneddoti e ricordi conditi da sorrisi, serenità e un pizzico di sano orgoglio per il trofeo appena ricevuto. A parte qualche assente (giustificato), gli aventi diritto al premio «Top Player» si sono presentati tutti puntualissimi all’appuntamento, convogliando su Bastia un’impressionante dote di gol, assist e tutto quanto contribuisca a rendere il calcio uno sport meraviglioso. Presenti anche tanti amici del giornaale: dal diesse del Sansepolcro Alvaro Arcipreti all’allenatore del Pierantonio Carmelo Bagnati, ai tecnici del Nocera Luciano Mancini a quello del San Sisto Moreno Giacchetti. Oltre ad altri manager e appassioati del calcio dilettantistico dellaregione.


UNA CITAZIONE a parte meritano senza dubbio Matteo Pero Nullo e Massimo Lucà; l’ala del Todi ha messo tutti in fila per media-voto nel campionato di Eccellenza, il cannoniere della Grifo Attigliano a suon di bordate si è guadagnato il titolo di più bravo in assoluto in Promozione. «Fa sempre piacere riceve il «Top Player» — ha dichiarato Pero Nullo, al primo posto in Eccellenza per il terzo anno consecutivo — anche se l’annata non è stata coronata dai successi sul campo come avrei tanto voluto e come speravo. Per arrivare a meritarmi questo premio ho dovuto prendere un bel pò di calci, ma ormai ci sono abituato, è anche il mio modo di giocare che mi procura particolari attenzioni da parte degli avversari; ci tengo però a ringraziare i miei compagni di squadra, perché senza di loro non avrei potuto raggiungere certi standard di rendimento».


LUCÀ HA PUNTATO forte sull’effetto sorpresa, è arrivato l’estate scorsa dal Lazio e ha subito stupito i tanti operatori di mercato che non ne conoscevano le qualità: «Venti gol sono un bel bottino — conferma — soprattutto se consideriamo che ho dovuto saltare la parte centrale della stagione per un guaio al ginocchio e sono rientrato le ultime dieci partite in condizioni non ottimali. L’impatto col calcio umbro è stato senza dubbio positivo; qui rispetto al Lazio ti lasciano giocare di più, si punta di meno sull’aggressività e sulla grinta, forse anche perché i terreni sono di qualità nettamente migliore. Io uomo mercato? Non penso, al novantanove per cento resto alla Grifo Attigliano per tentare di raggiungere la promozione in Eccellenza».
E, magari, tornare qui, tra un anno, con un altro «Top Player» da alzare al cielo con lo scenario francescano alle spalle, e con un altro carico di gol di festeggiare.
 
 
 Luca Vagnetti

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