Bastia

L’ora delle sostituzioni Ecco Baiardini e Mantovani La Quercia sale a dieci

Bocci e Rossi lasciano il Consiglio regionale



PERUGIA — Dimissioni attese, ma ora c’è l’atto formale: Gianpiero Bocci (Margherita) e Luciano Rossi (Forza Italia) hanno lasciato il Consiglio regionale per insediarsi a pieno titolo sugli scranni di Montecitorio. Fin dalla prossima riunione d’aula, prevista nel giro di una decina di giorni, saranno sostituiti rispettivamente da Paolo Baiardini (Ds) e da Massimo Mantovani.
Il ritorno in assemblea del diesino Baiardini invece del margherito Bocci è l’esito puntuale dell’accordo stipulato un anno fa allorchè, alle elezioni regionali, Bocci occupò, nel listino presidenziale, la casella favorita rispetto a quella del capogruppo uscente della Quercia. Insomma un cordiale accordo fra ulivisti che nella precedente occasione premiò il centrista e oggi, invece, dà spazio al diessino. Naturalmente Baiardini rientra nel consesso non come l’ultimo dei ripescati: «radio palazzo» gli attribuisce la presidenza della terza commissione (Politiche sociali e sanità) per ora assegnata al suo compagno di partito Gianluca Rossi. Quest’ultimo, d’altro canto, è candidato a diventare capogruppo nel momento in cui (questione di settimane) Fabrizio Bracco deciderà di passare il testimone.
Anche l’azzurro Massimo Mantovani non è un neofita del Consiglio: è già stato su quei banchi come consigliere di Alleanza nazionale. Cambiò partito dopo una seria di vicissitudini che gli procurarono forti delusioni personali. E da allora ha «pedalato» con energia a favore di Forza Italia garantendo ai berlusconiani l’apporto del rilevante pacchetto di consensi personali acquistati specialmente nella zona di Bastia-Assisi.
In virtù di questi movimenti il gruppo dei Ds passa da nove a dieci elementi, la Margherita scende da quattro a tre rappresentanti. I responsabili delle due parti, comunque, mostrano di non dare peso a questi sbilnciamenti: «tanto – osservano – fra pochi mesi saremo tutti raggruppati unitariamente sotto l’insegna dell’Ulivo».
Per il periodo del conto alla rovescia, tuttavia, la Margherita dovrà darsi il capogruppo: in lizza Eros Brega o Luigi Masci.
Altri due gruppi tornano in aula con assetti mutati: Forza Italia ha perduto l’apporto di Enrico Melasecche, passato armi e bagagli all’Udc. L’Unione casiniana, d’altronde, raddoppia rispetto all’unico precedente consigliere (Enrico Sebastiani).
A proposito di Udc: il 9 aprile il partito ha raddoppiato i parlamentari (non più soltanto Maurizio Ronconi, ma anche Sandra Monacelli) e ora la neosenatrice ha ottenuto la segreteria della Commissione sanità, all’interno della quale – precisa una nota ufficiale – porterà (bioetica) anche i suoi convincimenti di cattolica. Un altro umbro ben schierato in Commissione: l’onorevole Domenico Benedetti Valentini è vice presidente della Commissione Affari costituzionali.
G.R.

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