Bastia

«Lombardi segua l’esempio di Bartolini»

Bastia Umbra, il consigliere Rossella Aristei interviene sul problema sicurezza


BASTIA UMBRA – Assisi e Bastia. Due Comuni alle prese con una preoccupante escalation di episodi criminosi nelle ultime settimane. Ma ad un problema comune ha fatto seguito una differente risposta. Almeno secondo le Liste civiche rappresentate da Rosella Aristei. “Per quale motivo il sindaco di Bastia Lombardi ha aggredito il consigliere Masci (Fi) quando attraverso una lettera aperta ha sollecitato interventi a tutela dei cittadini dopo quello che è successo e continua a succedere a Bastia, dove si susseguono atti di violenza di gruppo con protagonisti extracomunitari? Lo ha affrontato con parole gravi ed offensive – spiega Aristei – e si è rifiutato di leggere in consiglio comunale la lettera ritenendo il contenuto ed linguaggio troppo gravi. Ma la lettera di Masci, depositata agli atti e disponibile anche per i cittadini, non contiene niente di grave, né di razzista, né strumentalizzante, come invece ha lasciato intendere il sindaco inducendo il consigliere Geoli (Pdci) ad accusare di razzismo Masci. Nel contempo – fa notare Rosella Aristei -, il sindaco di Assisi Bartolini dopo una analoga sollecitazione proveniente da un esponente dell’opposizione, ha replicato condividendo le preoccupazioni dei cittadini e garantendo il suo impegno per la sicurezza, pensando anche di dare un contributo comunale a chi si doterà di sistema di allarme. A questo punto mi chiedo: Che differenza di politica c’è tra la destra e la sinistra? Sembrerebbe molto più attento, educato e collaborativo il sindaco di Assisi, che non aggredisce chi gli pone i reali problemi dei cittadini, ma anzi se ne fa pieno carico immediatamente. Non sarebbe ora che anche Lombardi capisse che la sicurezza è un diritto dell’essere umano, che non deve essere strumentalizzato né dai credi religiosi, né dai partiti, né dagli interessi economici di gruppi o di singoli. Per questo diritto si battono le liste civiche, come ho avuto modo di dichiarare in consiglio comunale, sul piano politico, amministrativo, culturale, sociale. Il bene comune non è una chiacchiera o uno slogan, è un principio che vive solo con fatti e questo chiedono i cittadini agli amministratori, al di là dei colori politici”.

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