Bastia

Lombardi: lo sviluppo innanzitutto

Il candidato sindaco dei centrosinistra punta sulla crescita economica e sociale


Centro delle idee sarà la nascente “Casa delle associazioni”


BASTIA UMBRA – Cinquantotto anni, sposato con due figlie, una rapida ascesa politica nelle file della sinistra iniziata in giovane età, un’altrettanto rapida carriera all’interno della Cna sino a ricoprirne l’incarico di direttore provinciale. Lontano dalla politica da molti anni, Francesco Lombardi ha accettato di mettere a disposizione della città di Bastia Umbra la competenza tecnica e la sensibilità politica acquisita nel costate confronto con il mondo dell’imprenditoria e del lavoro guidando come candidato sindaco la coalizione di centrosinistra.
“La nostra città – spiega – ha bisogno di essere riletta nelle sue strategie verso il prossimo decennio, partendo dalle tante cose positive che ha prodotto l’amministrazione di centrosinistra in questi anni: la più grande e qualificata area industriale della provincia, il centrofieristico, politiche sociali differenziate ed avvedute, il rapporto con il mondo della scuola, spazi di partecipazione per i cittadini e per i quartieri, strutture per il tempo libero come la piscina, che ogni settimana accoglie 2400 persone, una notevole attività di carattere culturale e sociale”.


Uno dei motti che contraddistinguono il suo programma è “Sviluppo si, con etica e professionalità”. Sono concetti che possono integrarsi?
Alcuni anni fa ho scelto di professionalizzare le mie conoscenze ed il mio metodo di lavoro, impegnandomi a tempo pieno come animatore dello sviluppo locale, sostenendo e rappresentando la piccolissima impresa artigiana come la media impresa, con i suoi problemi a volte drammatici, ma anche con le potenzialità che questo mondo reca in sè. Questa esperienza ha rafforzato in me il rispetto per il lavoro e per chi, rischiando in proprio, decide di intraprendere un’attività imprenditoriale.


A Bastia Umbra, del resto, il tema dello sviluppo è particolarmente sentito.
Per la sua caratteristica di città baricentrica, che ha una forte capacità di attrazione, Bastia da sempre è un ‘capoluogo’ di esperienze, di competenze, di professionalità e di innovazione. Dobbiamo saper valorizzare tali potenzialità, in un confronto ed in un rapporto sempre più stretto, reperendo luoghi anche fisici nei quali questa ricchezza si possa esprimere ed essere un forte supporto alla qualità del governo locale. E’ in tal senso che abbiamo pensato la Casa delle associazioni, al forum dell’economia e del lavoro dal quale dovranno scaturire linee guida condivise, ma anche, in generale, un metodo partecipativo che non escluda nessuna sensibilità nella gestione dei vari ambiti della vita amministrativa cittadina. Perché c’è una stretta correlazione tra urbanistica, viabilità, politiche sociali, iniziative culturali e sostegno al tessuto produttivo.
Assi intorno a cui sviluppare il nostro programma, con una coalizione che conta le migliori forze di Bastia: giovani, donne, imprenditori, professionisti, lavoratori del privato e del pubblico. Politiche di sviluppo che vanno attuate attraverso una programmazione concertata ed integrata tra le forze sociali ed economiche. Per raggiungere gli obiettivi condivisi, è necessario poi rendere più efficiente la struttura dell’amministrazione pubblica, attraverso la sua certificazione di qualità e l’attivazione di uno Sportello digitale per consentire maggior trasparenza degli atti e delle decisioni assunte.


Per tornare ad impegnarsi attivamente in politica non ha scelto un momento tranquillo, viste le fibrillazioni interne al centrosinistra nel periodo pre elettorale ed i toni accesi che stanno caratterizzando questa campagna.
Tutti sanno che a Bastia Umbra, all’interno dei Ds e fra i partiti della coalizione di centrosinistra, c’è stato un forte dibattito, come del resto in altre parti dell’Umbria. Al di là delle critiche che qualcuno ha mosso, il confronto è avvenuto dentro un processo di rinnovamento della politica e quindi, per certi aspetti, è normale che ci sia stato. Da settimane sto toccando con mano quanto è forte nei cittadini la necessità di una politica intesa come “servizio al cittadino”.


Eppure, personaggi che sino a ieri ricoprivano incarichi dirigenziali all’interno di formazioni politiche di sinistra e di destra, sostengono che i partiti non sono necessari per governare la città, ma occorra fare appello direttamente ai cittadini.
Almeno per quanto sta avvenendo a Bastia, mi dispiace constatare che le liste civiche sono la deformazione della politica intesa come potere, perché promosse da chi ha visto la propria linea perdente all’interno dei rispettivi partiti ed ora è pronto a qualsiasi alleanza trasversale per restare sulla cresta dell’onda. Queste liste civiche, che non nascono dall’esigenza di gruppi di cittadini di trovare rappresentanza al di fuori dei partiti politici, ma sono un’architettura di facciata di persone che vogliono usarle per i propri scopi personali, rappresentano una deformazione culturale e sociale che arreca un forte danno all’immagine della nostra città.


I suoi detrattori tirano in ballo presunti conflitti di interesse. Di cosa si tratta?
Io sono un dipendente, tra l’altro in aspettativa da due mesi, di un’associazione di imprese e non un imprenditore che ha investito qualcosa.
Il conflitto d’interessi, dunque, è solo una meschina invenzione. La Cna ha sostenuto le imprese in progetti di sviluppo in tutte le parti dell’Umbria in cinquant’anni di attività. Non capisco perché lo stesso supporto non debba essere dato alle imprese bastiole, che creano occupazione e ricchezza per tutta la città, rischiando in proprio.


Giuseppe Castellini

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