— BASTIA —
FORZA ITALIA ha denunciato nei giorni scorsi l’ennesimo balzello ora che l’Iscop (Imposta di scopo) è divenuta una realtà con l’arrivo a domicilio delle famiglie di Bastia dei bollettini, da pagarsi entro il 16 dicembre. Immediata la replica del sindaco Francesco Lombardi che non si limita a spiegarne le motivazioni, ma rilancia le accuse dell’opposizione di centrodestra definendola irresponsabile. «La nuova imposta — spiega Lombardi — rappresenta un’opportunità che il Comune ha colto per realizzare alcune infrastrutture, comprese quelle scolastiche». La tassa di scopo, ricorda il sindaco, non graverà sull’abitazione principale e su quelle in uso a parenti in linea retta di primo grado. Inoltre, l’aliquota applicata è pari allo 0,5 per mille comportando esborsi di modesta entità. L’imposta di scopo, inoltre, permetterà alle casse comunali di risparmiare una cifra considerevole che andrebbe altrimenti a gravare sul bilancio tagliando servizi importanti. «Riteniamo — aggiunge il sindaco — che questo contributo sia un atto di corresponsabilità e trasparenza con un obiettivo preciso: realizzare infrastrutture utilizzate da tutti». Quale lo scopo della nuova imposta, di durata quinquennale? La realizzazione del refettorio della scuola materna di via Pascoli, la nuova scuola elementare di XXV Aprile, l’ampliamento dell’elementare Umberto Fifi e il recupero dell’ex chiesa di Sant’Angelo. Motivi più che validi per il sindaco Lombardi che respinge le accuse di Forza Italia che «alza il solito polverone dentro al quale sminuisce l’importanza delle scelte, accusa e crea confusione». «Tutto questo accade in un momento in cui si sta smontando (con la riforma Gelmini) il sistema scolastico, universitario e dei centri di ricerca. Stanno rubando il futuro dei giovani e dei cittadini di domani e — conclude Lombardi — si vorrebbe impedire il futuro dei nostri figli anche nella nostra città?».
m.s.
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